CATANIA. Sono stati fermati sei presunti scafisti dalla polizia e dalla guardia di finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania. I cittadini extracomunitari sono accusati del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco del 21 luglio in cui erano presenti 841 migranti e il cadavere di una donna a bordo della nave della Marina Militare spagnola “Esps Reina Sofia”. I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia nel corso di 8 salvataggi. Gli investigatori hanno acquisito le prove necessarie per l’adozione dei provvedimenti di fermo nei confronti Mohamad Al Lajma,di 30 anni, Ali Almerabit, di 28 anni, Khalifa Abdelrahman, di 28 anni, Jatta Bakarys,di 22 anni, Babakari Diop, di 23 anni, D.D., di 17 anni.
Babakar Diop è stato individuato come il conducente di un gommone di circa 12 metri su cui, mentre Khalifa Abdelrahman e Ali Almerabit sono stati identificati come componenti dell’equipaggio di un natante che ha trainato il gommone fino alle acque internazionali.
I migranti in stati soccorsi in acque internazionali il 19 luglio dalla nave “Reina Sofia”. Secondo quanto raccontato dai migranti stessi è emerso che sarebbero stati portati in Libia dai Paesi di origine, per essere poi condotti in connection house nella zona di Tripoli. I migranti sarebbero stati sorvegliati da trafficanti anche armati e successivamente condotti sulle vicine spiagge, da dove sarebbero stati imbarcati su diversi gommoni. I 5 fermati maggiorenni sono portato nel carcere di Piazza Lanza, mentre il fermato minorenne è stato portato in istituto penale per minorenni di via Franchetti a Catania.
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