CATANIA. Dall’estate del 2014 a febbraio 2015 una banda di sei presunti rapinatori nel Catanese ha commesso rapine a distributori di carburanti, furti all’interno di centri commerciali, tabaccherie e gioiellerie sfondando le vetrine con auto rubate. I sei avrebbero agito a volto coperto e con in mano pistole. Le forze dell’ordine hanno calcolato che il bottino di 20 colpi ammonta a circa 50 mila euro tra denaro contante, tabacchi e biglietti “gratta e vinci”. Tra gli arrestati Giuseppe Litrico, di 24 anni, il promotore del gruppo, Francesco Ferlito , di 38 anni, Maurizio Famà, di 37 anni, e tre 24enni Carmelo La Rosa, Carmelo Molino e Anthony Scarpato. I carabinieri di Catania, due delega della Procura della Repubblica etnea, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip, nei confronti delle sei persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti aggravati e ricettazione. Le indagini sono partite dopo una rapina nel luglio del 2014 ad un distributore di carburante a Misterbianco seguita, a distanza di soli due giorni, da un’ulteriore rapina a mano armata ad una pompa di benzina ad Aci Castello e successivamente da altra rapina ad un distributore di Catania in contrada Gelso Bianco. I militari dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi rapinati e l’acquisizione dei successivi riscontri investigativi hanno individuato Litrico, seguendone gli spostamenti. Successivamente seguendo il giovane rapinatore i carabinieri hanno individuato gli altri membri della banda. Tra i reati che sarebbero stati commessi dal gruppo criminale alla fine del mese di luglio 2014 c’è anche il furto di due autovetture a San Gregorio di Catania. Le auto sono state usate come arieti per sfondare la vetrina d’ingresso del centro Commerciale “Porte di Catania”. I rapinatori hanno fatto il giro del centro commerciale a bordo delle vetture. Tra luglio 2014 e febbraio 2015 i sei rapinatori avrebbero compiuto 20 gravi rapine a mano armata, spaccate a centri commerciali, bar tabacchi e gioiellerie, nonché numerosi furti e ricettazione di auto utilizzate per portare a termine le rapine nei centri abitati di Catania, Misterbianco, Aci Catena, Aci Castello, Belpasso e Nicolosi. Gli arrestati sono stati portati nelle carceri di Catania, Messina, Caltanissetta e Catanzaro.