Catania

Martedì 30 Aprile 2024

L'Etna minaccioso, nube e lava dal vulcano: ancora pioggia di cenere e lapilli sui paesi circostanti

 
 
 
 
Immagine di repertorio
 
Il vulcano visto da Bronte
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Randazzo
L’Etna visto da Maletto/Randazzo
L’Etna visto da Bronte
L’Etna visto da Bronte
 
 
Piazza Duomo a Giarre: spazzata e ripulita tre giorni fa, oggi è nuovamente ricoperta di cenere e lapilli dell’Etna

AGGIORNAMENTO DELLE 10.38. Materiale fino a 8500m. Fontane di lava da 1200 metri. Copiosa pioggia di materiale piroclastico ancora su Giarre e gli altri comuni limitrofi. AGGIORNAMENTO DELLE 9.50. L'attività stromboliana al Cratere di Sud-Est dell'Etna è passata a fontana di lava con getti che raggiungono un'altezza di circa 500 metri dal cratere. Il flusso lavico prodotto da trabocco è alimentato ed ha raggiunto una quota di circa 2600 metri slm. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall'attività in corso si disperde in direzione est. Continua l'attività eruttiva agli altri crateri. Dal punto di vista sismico continua l'incremento dell'ampiezza del tremore vulcanico su valori molto alti, la sorgente del tremore si pone in prossimità del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2,5 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è medio-alto e la loro localizzazione risulta essere in prossimità del cratere di Sud-Est.

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Una nube eruttiva di circa 4000 metri dal vulcano. Incombe nuovamente minacciosa sui centri etnei in balia dei venti. Già sui social network fioccano i commenti di rabbia e preoccupazioni per la possibile nuova caduta di cenere e lapilli. E non è confortante nemmeno il bollettino quotidiano dell'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sull'attuale attività in corso sul Tetto vulcanico d'Europa. Dalle 5.30, infatti, si registra un incremento in intensità e frequenza dell'attività stromboliana al Cratere di Sud Est. "L'attività - spiega l'Ingv - produce una nube eruttiva che raggiunge un altezza di circa 4 chilometri sul livello del mare, ed in base al modello previsionale si prevede una dispersione della nube eruttiva e ricaduta di cenere in direzione est". Intanto, Continua l'attività eruttiva degli altri crateri. Dal punto di vista sismico continua l'incremento dell'ampiezza del tremore vulcanico su valori alti, la sorgente del tremore risulta in prossimità del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2,5 chilometri. Il numero degli eventi infrasonici è medio e la loro localizzazione risulta essere in prossimità del cratere di Sud-Est. Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione dalle reti Gnss e clinomentrica. Non preoccupa tanto l'attività spettacolare, ma la caduta delle ceneri che ha messo in ginocchio l'economia e la psiche delle popolazioni di quasi cinquanta Comuni.

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