Discarica abusiva da guinness fra Adrano e Paternò, dove su 20 chilometri della «Ss 284 Occidentale etnea» sono sparsi rifiuti di ogni tipo, abbandonati dai soliti incivili su quasi tutte le piazzole d’emergenza e ai bordi della strada. L’Anas, la scorsa primavera, aveva rimosso montagne d’immondizia e ripulita tutta la sede stradale. Lunga 44 chilometri e 524 metri, la Ss 284 ha origine a Randazzo, dal bivio con la «Statale 120 dell’Etna e delle Madonie», e finisce a Paternò, sulla «Statale 121 Catanese». Il fenomeno di abbandono dei rifiuti, però, riguarda aree di sosta e cigli stradali ricadenti fra i Km 24 e 44, dalla contrada Passo Zingaro, in territorio di Adrano, fino a Paternò, ovviamente passando per Biancavilla e Santa Maria di Licodia. Sui rifiuti lasciati lungo le strade e sulle piazzole di sosta, la raccolta e il trasporto competono agli enti proprietari delle stesse mentre i comuni, nel cui territorio ricadono le aree interessate dalla pulizia, devono sostenere l’onere di conferimento in discarica, come ha chiarito lo scorso anno il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana di Palermo (sentenze 395 e 396 del 2020). L’Anas avrebbe in programma l’ennesimo intervento di pulizia straordinaria di questa strada, che offre un panorama stupendo dell’Etna e ogni giorno è percorsa anche da turisti, per cui a breve sulla 284 dovrebbero rivedersi all’azione operatori ecologici e autocompattatori. In esito a un incontro tenutosi lo scorso marzo, fra dirigenti Anas e sindaci, consiglieri e funzionari comunali del territorio, era stata decisa l’installazione di un sistema di videosorveglianza per contrastare il fenomeno, ma questo servizio di prevenzione non risulta ancora attivato.