A Catania una quindicina di persone senza fissa dimora di cui due con cittadinanza italiana, sono stati fatti allontanare dai ricoveri di fortuna approntati con tende e altro materiale in piazza della Repubblica, da agenti e ispettori della polizia municipale che hanno agito insieme agli operatori dell’équipe dell’unità di strada, per offrire sostegno psicologico e opportunità di accoglienza. «Le persone - si legge nella nota del Comune di Catania - vivevano nella più assoluta precarietà igienico sanitaria insieme a rifiuti, escrementi e anche animali morti, con il serio rischio del propagarsi di epidemie. A loro è stato offerto un ricovero nelle strutture di accoglienza per l’emergenza, ma solo una donna di origini rumene ha accettato». Il personale dell’Asp aveva effettuato tamponi anti-Covid con esito negativo e nei giorni precedenti l’unità di soccorso di strada multidisciplinare aveva già sensibilizzato le persone senza fissa dimora, considerati anche i rischi per la loro stessa salute, ad accettare percorsi di riabilitazione con l’inserimento presso strutture di accoglienza. «Il personale della Dusty - prosegue la nota - dopo avere fatto raccogliere gli effetti personali alle persone, indossando speciali tute protettive ha caricato diversi quintali rifiuti di vario genere sui mezzi della nettezza urbana per conferire in discarica e provveduto a lavare e sanificare l’ampio spazio pedonale, su indicazione dell’assessore Andrea Barresi presente sul posto per seguire le operazioni».