Catania

Sabato 23 Novembre 2024

Esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Belpasso, morto uno dei proprietari

La vittima, Nino Vaccalluzzo
 
 
 
 
 
 
La ditta Vaccalluzzo di Belpasso dove è avvenuta l’esplosione di oggi
 
Il precedente: l’esplosione a Barcellona Pozzo di Gotto nel 2019
Un’altra immagine dell’esplosione di Barcellona

Terribile incidente in una fabbrica di fuochi a Belpasso. Nell'esplosione, la cui dinamica è ancora tutta da ricostruire, è rimasto ucciso Antonino Vaccalluzzo, 62 anni, uno dei titolari. La ditta colpita, intorno alle 7.30 di questa mattina, è la Vaccalluzzo Events, una delle più importanti del settore, con allestimenti in Sicilia ma anche oltre lo Stretto.

Secondo quanto accertato, l'esplosione è avvenuta all'esterno della struttura, mentre l'uomo stava lavorando con della polvere pirica. La deflagrazione non avrebbe causato danni alla fabbrica né fatto scaturire un incendio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Belpasso, reparto operativo del comando provinciale di Catania insieme con gli artificieri dell'Arma e i vigili del fuoco. La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta. Nel novembre del 2019 un altro gravissimo incidente avvenne in una fabbrica di fuochi d'artificio, la Costa di Barcellona Pozzo di Gotto. Una vera strage, ius cui morirono 5 persone. “L’incidente di stamattina alla Vaccalluzzo - dice la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli -, merita la massima attenzione. Perché ogni vittima del lavoro merita la massima attenzione. Siamo purtroppo molto lontani, a Catania come altrove, dall’obiettivo #Zeromortisullavoro che la Uil con il suo leader nazionale Pierpaolo Bombardieri ha fissato come campagna della vita e priorità di ogni agenda sindacale, sociale e soprattutto politica”. “A magistratura e investigatori - aggiunge Meli - ci affidiamo ancora una volta perché facciano luce sull’accaduto. Noi, intanto, ribadiamo la richiesta di più prevenzione, più controlli, più formazione in ogni cantiere, in ogni fabbrica. Abbiamo già urlato da piazza Bellini che i lavoratori possono giocare a Risiko, ma nessun risiko è possibile sulla loro pelle. Siamo pronti a nuove proteste. Dalle istituzioni politiche vogliamo fatti concreti, perché questa strage silenziosa con numeri da guerra civile possa finalmente finire”.

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