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Catania Sottosopra, lavoro e casa a 9 persone a rischio esclusione

«Avevo già trovato un lavoro da muratore a Catania, mentre la mia famiglia era a Foggia. Ma in quattro mesi non ero riuscito a trovare casa. È stata molto dura. Grazie al progetto Sottosopra da 7 mesi vivo in un appartamento che da poco condivido con mia moglie e i miei due figli e posso pensare a trovare una casa tutta per noi». Così Ojebor Onyemaechi, arrivato in Italia dodici anni fa dalla Nigeria, racconta le mille difficoltà incontrate per trovare un’abitazione per se e la sua famiglia. Oggi è uno dei nove beneficiari del progetto «Sottosopra: Abitare Collaborativo“ sostenuto dalla Fondazione Con il Sud. Persone a rischio di marginalità ed esclusione che, grazie al percorso di reinserimento sociale ed economico e orientato all’autonomia abitativa realizzato in questi anni, lavorano con un regolare contratto, ospitati negli appartamenti di Palazzo De Gaetani a Catania. E’ una storica struttura nel cuore del quartiere San Berillo, restaurata nell’ambito dell’intervento realizzato da Oxfam Italia in collaborazione con Trame di Quartiere, Diaconia Valdese, Sunia Catania, Impact Hub e Comune di Catania, grazie al sostegno di Ikea Italia. Un nuovo spazio di incontro e socialità per il quartiere. Al piano terra dello stesso Palazzo De Gaetani, è attiva inoltre già da mesi la «caffetteria sociale», dove lavorano 4 persone. Il progetto continuerà ad evolversi, alla stregua di una startup.
«L’uscita dalla povertà e da condizioni di marginalità - ha spiegato Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia - passa dalla possibilità di poter contare su una casa e su un percorso di inclusione che offra l’opportunità di trovare un lavoro. È quanto questo progetto, grazie soprattutto all’enorme lavoro di Trame di Quartiere e dei partner territoriali, è riuscito a realizzare in un contesto difficile. Intervenire per ridurre la povertà abitativa è una priorità nel contesto dell’emergenza lavorativa e sociale che, con la pandemia prima e con la crisi e l’inflazione oggi, sta colpendo sempre più famiglie. Per questo un grande ringraziamento va alle istituzioni e a Ikea Italia che hanno creduto in questo progetto, oltre ovviamente a tutta la rete dell’associazionismo locale».

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