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Catania, i carabinieri illustrano l'attività di un anno: ecco tutti i numeri

Il 5 giugno 2023 alle 18.30, ai giardini della Villa Vincenzo Bellini di Catania, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Rino Coppola illustrerà l’attività dell’Arma nell’ultimo anno, alla presenza delle autorità civili, giudiziarie, militari e religiose, celebrando così il 209° anniversario della fondazione. Il comando provinciale è presente sul territorio con 9 compagnie, 2 tenenze, 61 stazioni e si avvale dell’efficace «sinergia operativa» con i reparti speciali (Ros, nucleo antisofisticazione e sanità, nucleo operativo ecologico, nucleo ispettorato del lavoro, lo Squadrone dei Cacciatori di Sicilia, i carabinieri forestali del Centro anticrimine natura e del nucleo Cites).

Dal giugno dello scorso anni i comandi dell’Arma distribuiti su tutta la provincia etnea, hanno assicurato il costante supporto e la vicinanza a cittadini e turisti, con oltre 53.000 pattuglie e perlustrazioni e circa 7.000 servizi di ordine pubblico, identificando complessivamente 180.000 persone. Facendo fronte alle oltre 49.000 chiamate giunte direttamente alle centrali operative dislocate su tutta la città metropolitana o tramite il 112, i carabinieri hanno impedito la prosecuzione dei reati in corso di consumazione, risolte controversie private o familiari e fornito assistenza alla popolazione in situazioni di disagio o in cerca di un aiuto, offrendo anche semplici consigli e rassicurazioni su come comportarsi in determinate occasioni.

Tra le attività esterne svolte, anche 400 servizi coordinati a largo raggio, svolti anche col supporto della compagnia d’ intervento operativo del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, che hanno coinvolto tanto i centri storici che le periferie, nonché tutti i luoghi di aggregazione, della movida e le aree a maggiore incidenza criminale, per contrastare l’illegalità diffusa e l’abusivismo commerciale, nonché garantire la regolarità della circolazione stradale e la tutela delle norme nei settori ambientale, sicurezza dei luoghi di lavoro e filiera alimentare (questi ultimi con l’ausilio del personale di Nil, Nas e Noe).

Per i delitti di natura comune, l’Arma dei carabinieri di Catania ha denunciato in stato di libertà 9.500 persone e tratto in arresto 3.000 soggetti. Circa 30.000 sono state infine le denunce presentate presso i presidi dell’Arma, corrispondenti al 77% di quelle complessivamente presentate alle forze di polizia della provincia.

Il comando sottolinea i controlli antidroga e quelli relativi all’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Nel primo caso, il risultato operativo è di ben 553 arresti, di cui 69 su delega dell’autorità giudiziaria dopo e indagini e 135 deferimenti in stato di libertà. Nel secondo caso ha complessivamente denunciato circa mille persone, tra cui cittadini extracomunitari, soggetti gravati da precedenti per reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e all’immigrazione clandestina, all’estorsione, rapina, riciclaggio, ricettazione, furto, truffa, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, parcheggiatori abusivi e 11 appartenenti alla etnia semi-nomade dei Caminanti di Adrano, che hanno indebitamente percepito somme di denaro pubblico mediante false attestazioni, per un ammontare complessivo di 7 milioni di euro

Il comando provinciale carabinieri di Catania ha anche avviato attività di prevenzione e contrasto ai furti di autovetture o parti di esse, al fine di colpire il fiorente mercato nero dei ricambi d’auto ricettati. Parallelamente quindi alla campagna di controlli ad autoricambisti ed autodemolitori, che ha consentito di operare 6 arresti in flagranza e 16 denunce a piede libero, l’Arma di Catania ha dato anche esecuzione all’Operazione Carback, in cui è stata dimostrata l’operatività di 68 persone, con base nei quartieri catanesi di Monte Po, San Cristoforo e San Giorgio, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, anche finalizzata al furto di 54 autoveicoli, all'estorsione con il metodo del cosiddetto «cavallo di ritorno» e alla ricettazione, nonché al traffico di cocaina, al dettaglio e all’ingrosso, nei quartieri catanesi di Librino e San Giorgio e alla detenzione illegale di armi e munizioni.

In tema di lotta alla criminalità organizzata, sono state colpire trasversalmente la quasi totalità dei clan tuttora attivi nell’area catanese e raccolti tasselli preziosi per la comprensione delle attuali dinamiche malavitose. Sono quindi stati tratti in arresto 130 soggetti tra elementi di spicco ed affiliati ai vari sodalizi criminali, nonché sequestrati, sottraendoli alla disponibilità delle consorterie mafiose, 76 pistole, 70 fucili, 5100 munizioni e 37 ordigni esplosivi, a cui si aggiungono più di 164 chilogrammi di sostanze stupefacenti e beni patrimoniali di ingente valore.

 

 

 

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