Catania

Sabato 23 Novembre 2024

Riapre dopo due anni il Museo di Zoologia dell’Università di Catania

 
 
 
 

Riapre dopo due anni il Museo di Zoologia dell’Università di Catania. Si tratta del più antico museo zoologico siciliano. È stato fondato nel 1853 da Andrea Aradas nei locali del Palazzo centrale dell’Università di Catania, dal 1922 è stato trasferito nella sede attuale di via Androne 81, in un edificio Liberty edificato ad hoc e costituito da un ampio salone a piano terra e da uno spazio al primo piano. Adesso riaprirà le porte dopo gli interventi di ammodernamento realizzati fra il 2020 e il 2021 con fondi dell’Ateneo di Catania. Da venerdì 9 luglio il Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle della sezione di Biologia Animale “Marcello La Greca” del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania sarà visitabile nel nuovo allestimento: gli esemplari non sono più esposti all’interno di vetrine, ma raggruppati secondo criteri sistematici e zoogeografici e in spazi senza barriere. All'interno del museo potranno essere ammirate specie tipiche della savana africana (leone, zebra, impala) e specie più note e spettacolari dell’ordine degli Artiodattili (cervo, daino, alce) e della famiglia degli Ursidi (orso bianco e orso del Tibet). Oltre a mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe, in esposizione anche esemplari appartenenti all’ordine dei Carnivori (tigre, leone, leopardo, puma) e alcuni rappresentanti della classe dei Rettili (pitone, iguana, coccodrillo). Ricostruita anche la filogenesi dei Primati e degli Ominidi con l’esposizione di esemplari in pelle, scheletri e calchi di crani. Spettacolare l’esposizione in sospensione del cranio e di alcune vertebre di un Capodoglio e due scheletri di uccelli corridori, lo Struzzo e il Nandù, e su appositi telai di numerosi uccelli rapaci e esotici: dal maestoso Condor delle Ande, al Grifone, dai pappagalli alle paradisee. In mostra anche vari esemplari di scimmie del Vecchio e del Nuovo mondo. Particolare rilevanza espositiva è stata riservata ai Colibrì che, con 217 esemplari, rappresentano la più ricca collezione italiana di questi piccolissimi uccelli esposti in una bacheca lunga sette metri e attorniati da numerosi esemplari di altri uccelli esotici tutti provenienti dalla storica collezione Auteri della metà del XIX secolo.

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