L'Etna si risveglia ed ecco che torna alta l'attenzione sulle colture, nella speranza che la cenere non provochi nuovi danni alle colture. "Al momento non risultano produzioni danneggiate, - si legge in una nota - ma resta alta la guardia". Ad affermarlo è Coldiretti Sicilia in riferimento alle continue eruzioni del vulcano, riprese da circa una settimana. Già a febbraio e marzo, le colate laviche avevano provocato ingenti danni, "soprattutto al comparto vivaistico". Ecco che torna la paura. "La paura riguarda non solo gli ortaggi - spiega Coldiretti - ma anche gli eventuali problemi che si potrebbero presentare agli alberi da frutto in fiore. Assistiamo a continui cambiamenti del vulcano. Ecco che serve avviare un nuovo sistema di salvaguardia degli imprenditori agricoli con norme mirate e veloci".