CATANIA. "Un piccolo miracolo, di quelli che ti riempiono il cuore di gioia". Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha definito l'inaugurazione dell'oratorio Giovanni Paolo II a Librino. Bianco ha ricordato come fosse riuscito a ripescare un finanziamento che altrimenti sarebbe andato perduto. "Dieci mesi fa - ha detto - nel Palazzo degli Elefanti arrivò la mitica suor Lucia molto preoccupata perché si rischiava di perdere un finanziamento dell'Ue sul Pon Sicurezza e Legalità gestito dal Ministero dell'Interno. E questo perché, secondo i funzionari, non eravamo in grado di realizzare il progetto per un nuovo oratorio e il consolidamento del vecchio nei tempi previsti dalla legge". Il sindaco ha raccontato di aver speso tutta la sua autorevolezza come ex ministro dell'Interno, impegnandosi a finire i lavori entro il 31 dicembre del 2015. "Ci siamo riusciti - ha detto - e di questo ringrazio i tecnici del Comune, a partire dall'ingegnere Fabio Finocchiaro, e l'Impresa, e abbiamo regalato un sorriso a questo quartiere. Perché questo oratorio offre tante attività per Librino e non solo: danza, musica, teatro, fotografia, disegno per questi ragazzi che sono energia pura e per le loro famiglie. Attività sociali di cui dobbiamo ringraziare queste meravigliose suore di Maria Ausiliatrice che rappresentano una grande ricchezza per la nostra città". Alla cerimonia inaugurale, oltre a suor Lucia, che adesso ha lasciato Librino, c'era suor Ausilia, la nuova responsabile, con suor Enza e suor Renata, e autorità militari, civili e religiose. Presenti, oltre al sindaco, gli assessori ai Lavori Pubblici Luigi Bosco e al progetto Librino Rosario D'Agata, e il presidente della Sesta Municipalità Lorenzo Leone, che ha sottolineato la propria soddisfazione "per la realizzazione di quest'opera che, dopo la scuola superiore a Librino, fa tanto bene a questo quartiere". Presente anche il consigliere comunale Salvo Spadaro. I lavori, costati complessivamente 570 mila euro e cominciati nel maggio di quest'anno, hanno riguardato l'abbattimento del rudere esistente e la realizzazione di un nuovo edificio in cemento armato con tetto a falde e di un muro perimetrale di recinzione nonché il consolidamento dell'edificio esistente e la sistemazione dell'area esterna. Il nuovo "Centro di Aggregazione Polivalente", esteso per 300 metri quadrati e un'altezza massima di quasi sei metri, ha una struttura portante in cemento armato, antisismica, e una copertura con tetto a falde con struttura in legno lamellare e manto in coppi siciliani. Il nuovo plesso - che ha un ingresso indipendente rispetto al resto dell'oratorio - ha impianti idrico, elettrico, di climatizzazione centralizzata e di efficientamento energetico con moduli fotovoltaici da sei chilowatt. All'interno del nuovo edificio sono stati ricavati tre ambienti destinati a laboratori di danza, teatro e musica. Sono stati inoltre realizzati sull'esterno due marciapiedi e un impianto con corpi illuminanti a led. Il fabbricato del vecchio oratorio, agibile e utilizzato dalle suore per le attività, presentava segni di dissesto sui muri portanti, consolidati con tiranti e piastre in acciaio. E' stato rifatto il prospetto esterno e sono stati sostituiti i pluviali. All'interno degli ambienti sono state realizzate opere di risanamento e di tinteggiatura, in particolare nella chiesa. Poiché infine la funzionalità della rete fognante, a causa di alcuni cedimenti, era compromessa. La rete è stata ricostruita così come un muro di sostegno dissestato ed è stata rifatta la pavimentazione esterna e la ringhiera. La nuova struttura è stata dotata di attrezzature informatiche, arredi, scenografie, impianti hifi, strumenti musicali e altro.