“Kymia” conquista l’edizione 2021 di Start Cup Catania, la business plan competition promossa dall’Area della Terza missione dell’Università di Catania, grazie all’idea innovativa di produrre cosmetici dal mallo del pistacchio di Bronte.
Il potere antiossidante del pistacchio
«L’innovazione risiede nel fortissimo potere antiossidante di Pistactive-f, il nuovo principio attivo brevettato e nel donare una nuova vita ad uno scarto, il mallo, nella sua forma migliore, visto che il 40 per cento della lavorazione del pistacchio di Bronte viene scartata» ha spiegato Anna Cacopardo a nome delle componenti del team “Kymia” Arianna Campione, Stefano Paganini, Simona Bonaccorsi, Matteo Vertemati, Emanuela Giuffrida.
Sottoinsù e Guardian sul podio
Sul podio anche “Sottoinsù” e “Guardian – Secure Carry On” che insieme al team vincitore approdano alla finale di Start Cup Sicilia in programma giovedì 28 ottobre a Palermo per conquistare uno dei sei pass per la finale del Premio Nazionale per l’Innovazione, programmata in due round (30 novembre e 3 dicembre) all’Università Tor Vergata di Roma. Il team “Sottoinsù” classificatosi al secondo posto di Start Cup Catania – costituito da Luca Alessandro, Emma Recupero, Gaetano Puglisi, Salvatore Scilletta – è la prima piattaforma online che darà la possibilità a tutti gli artisti, emergenti e non, di guadagnare e di aumentare la propria notorietà attraverso le proprie opere d’arte attraverso l’utilizzo di un’app che renderà semplice ed intuitiva la compravendita. Un’app pensata per rispondere al bisogno di sicurezza delle persone, che aiuta a vivere senza stress, aumentato nel tempo della pandemia, è l’idea progettuale proposta dal team di “Guardian – Secure Carry On” costituito da Antonino Leonardi, Salvatore Crocellà, Gisella Spampinato, classificatosi al terzo posto.
Gli altri finalisti
Alla finale etnea – che si è svolta nell’aula magna del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania – sono approdati anche i team Beyond CrioPura, Blaster Foundry srl, SCLN e Xycon Smart. Un’edizione supportata dall’Ordine dei dottori commercialisti di Catania, partner dell’iniziativa sin dal suo avvio nel 2014, e dagli sponsor Farmitalia srl, Free Mind Foundry srl, Credit Agricole-Credito Valtellinese spa e SeaSoft srl.
I vincitori del 2020
Nel corso della finale sono stati premiati anche i vincitori dell’edizione del 2020 – Tobesia, ProbioEtna e Herman - come “ospiti speciali” che hanno condiviso le proprie esperienze maturate e lo sviluppo del proprio progetto imprenditoriale. A premiarli il rettore Francesco Priolo e il sindaco di Catania Salvo Pogliese.
Il rettore Priolo: "L'Università dà una spinta alla creazione di nuove imprese"
Presenti alla cerimonia anche i delegati del rettore Rosario Faraci (Incubatore di Ateneo, Start-up e Spin-off e presidente del comitato tecnico-scientifico della manifestazione) e Alessia Tricomi (Terza missione), e il professor Agatino Russo, direttore del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente. La finale è solo una tappa del vostro percorso di sviluppo e di crescita in campo personale e imprenditoriale, per me hanno vinto tutti i team perché vi siete scommessi – ha detto il rettore Francesco Priolo -. L’Università di Catania, grazie al lavoro attento sul territorio e dei suoi delegati, sta dando una spinta importante e innovativa alla creazione di nuove imprese e i dati lo dimostrano: 17 spin-off d’ateneo attivi e oltre 7mila laureati catanesi che dal 2004 al 2018 hanno fondato un’impresa, pari all’8,4%, una percentuale ben più alta rispetto alla media nazionale (7,1%) secondo i dati AlmaLaurea. Tutte imprese “made in Catania” visto che il 95,8% ha sede proprio nell’isola. Ma non solo, secondo i dati del portale Start up blink Catania ricopre il settimo posto in Italia per quantità di start up. Adesso dobbiamo sfruttare la grande occasione fornita dai fondi del Pnrr per far crescere ulteriormente il nostro territorio».
Il sindaco Pogliese: "La sinergia tra istituzioni è vincente"
Sulla stessa linea anche il sindaco Salvo Pogliese che ha rimarcato «l’importanza della sinergia tra istituzioni per lo sviluppo del territorio anche con azioni a sostegno dei giovani che vogliono puntare sul proprio talento nel mondo imprenditoriale, sulle proprie idee innovative e non, come emerge dal contesto di oggi, sull’assistenzialismo». Diversi gli ospiti presenti alla finale, tra i quali il presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Sicilia Giuseppe Scuderi, oltre a Vincenzo Passanisi (Sea Soft), Isidea Lo Sardo (Free Mind Foundry), Giuseppe Cavallaro (Credit Agricole) e una folta rappresentanza dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Catania guidata da Ernesto D'Agata, componente del Comitato tecnico scientifico di Start Cup Catania. Per l’Area di Terza Missione dell’ateneo sono intervenuti Antonio Terrasi e Filippo Caraci (delegati del rettore), il dirigente dell’Area ingegnere Lucio Mannino e il direttore del Centro orientamento formazione & placement Carmelo Pappalardo.