Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Palagonia, il procuratore: "Cara di Mineo emergenza di Stato"

CALTAGIRONE. "Il Cara di Mineo è un'emergenza di Stato. L'ho detto in tutte le salse. E' necessario il potenziamento delle forze di polizia. E' necessario che le istituzioni prendano atto di una realtà su cui va posta attenzione e risolta. Il centro non può ospitare 3mila persone, perché sono ingestibili". Lo ha affermato il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, incontrando i giornalisti in conferenza stampa, per fare il punto sulle indagini sull'omicidio dei due coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez avvenuto lo scorso 30 agosto a Palagonia, in provincia di Catania. Per il duplice delitto è accusato il 18enne ivoriano Mamadou Kamara, per il quale ieri il gip ha convalidato il fermo ed emesso un ordine di arresto in carcere. "E' un episodio gravissimo - ha aggiunto Verzera - perché scuote l'ordine pubblico non solo di Palagonia ma di tutto l'hinterland di Mineo, perché la gente non sta più tranquilla. La gravità è ancora più marcata per la circostanza che il soggetto, ospite richiedente di asilo, può avere avuto contatti con persone di nazionalità italiana, dai quali può aver ricevuto informazioni su un eventuale tesoretto posseduto dalle due vittime". "La scena del crimine è raccapricciante - ha proseguito -. C'è sangue dappertutto e ciò testimonia un'indole criminale spiccata da parte del 18enne. Ritengo che gli elementi siano talmente gravi a suo carico, e che l'impianto accusatorio sia così granitico, che in breve tempo riusciremo a portarlo a una sentenza di condanna". Ivoriano accusato anche abusi sessuali. Mamadou Kamara è accusato anche di violenza sessuale. "Dall'accertamento autoptico è stato riscontrato con certezza che l'ivoriano ha abusato della donna", ha affermato il procuratore. Incastrato anche da immagini video. È dalla visione da parte della polizia di Stato delle immagini del circuito di video sorveglianza che la squadra mobile della Questura di Catania, per il duplice omicidio in villa di Palagonia, ha ricostruito i tempi in cui Kamara Mamadou ha agito la notte tra sabato e domenica scorsi. Dai fotogrammi si nota Kamara che esce dal Cara alle 23:58 alla guida di una bici, con uno zaino mono spalla di colore arancione. Alle 2:13, passa lungo via Palermo, davanti casa dei coniugi, alle 2:16, percorre una stradina adiacente che porta solo a 'Villa Solano', alle 5:14 e alle 5:15 e' di nuovo in strada, alle 5:22 ha un sacco appeso alla bici, mentre un altro sarà trovato in casa delle vittime e alle 6:20 fa rientro al Cara. "Aspettiamo ulteriori esami della scientifica per affermare o escludere che Kamara abbia agito da solo o con dei complici", ha detto il capo della Mobile di Catania, Antonio Salvago che ha aggiunto che "l'arma per assassinare Vincenzo Solano potrebbe essere un 'estrattore' utilizzato in genere dai meccanici, una tronchesina è uno sgabello usati per colpire entrambi". Altri indizi collocano l'ivoriano sul luogo del delitto, nella villetta di Palagonia, dei coniugi Solano: un suo anello trovato nella casa, che si vedeva indosso a Mamadou Kamara in alcune foto estrapolate dal suo cellulare e due biglietti aerei delle vittime. Accertamenti sono in corso anche su tracce trovate sulle unghie dei due coniugi. I particolari sono emersi durante una conferenza stampa sull'inchiesta a cui hanno partecipato il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, il sostituto Anna Andreatta, il questore di Catania, Marcello Cardona, il capo della mobile Etnea Antonio Salvago e il dirigente del commissariato di Caltagirone Marcello Ariosto.

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