"Mi serve una cosa elettorale, puoi farli spaventare?", corruzione e arresti ad Acireale: le intercettazioni
ACIREALE. "Mi serve una cosa elettorale... i due gemellini che hanno il camion posteggiato... è senza assicurazione... tanto è abbandonato là, ci puoi andare per farli spaventare? Digli... questo camion com'è combinato? Così mi vengono a cercare". E' questa una delle conversazione intercettate nell'ambito dell'operazione Sibilla che ha portato agli arresti di 8 persone, tra cui il sindaco di Acireale, per corruzione tubativa d'asta. A parla è proprio il sindaco Roberto Barbagallo che a un ispettore di polizia municipale chiede di compiere questo controllo per averne poi un tornaconto politico elettorale. Barbagallo, per favorire la campagna elettorale del suo referente politico, il deputato regionale Nicola D’Agostino, - che non è indagato - avrebbe spinto due piccoli imprenditori acesi a promettergli il voto con l’ausilio di un luogotenente della Polizia Locale, Nicolò Urso, anch’egli tra gli arrestati. Il primo cittadino avrebbe dato disposizione ad Urso di avviare controlli amministrativi nei confronti degli imprenditori per indurli ad avvicinarlo per evitare la sanzione. Sono queste le accuse mosse al sindaco di Acireale, arrestato stamane dalla Guardia di Finanza insieme ad altre sette persone per turbata libertà degli incanti e corruzione continuata nell’ambito di un’operazione, denominata 'Sibilla', che ha portato alla luce quattro diversi episodi di corruzione e turbativa d’asta nella gestione della cosa pubblica nei comuni di Acireale e Malvagna. Cinque le misure di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari eseguiti. In totale gli indagati sono 17. I particolari sono stati resi noti durante una conferenza stampa alla quale ha preso parte il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro. Per gli investigatori si tratta di un episodio di induzione indebita a promettere utilità. Zuccaro ha precisato che D’Agostino «non risulta coinvolto nelle indagini» e che «non è indagato e non risulta avere chiesto il ricorso questi sistemi per ottenere i voti».