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Corruzione per l'ampliamento di Sigonella, spunta il "tariffario" dei 2 pubblici ufficiali arrestati

Sono un ufficiale e un sottoufficiale dell’Aeronautica Militare i due arrestati nell’ambito dell’inchiesta denominata "Extra base" della Guardia di Finanza di Catania. Matteo Mazzamurro e Giuseppe Laera rispettivamente tenente colonnello e luogotenente, appartenenti all’Aeronautica militare/3° Reparto Genio di Bari, sono accusati di istigazione alla corruzione nella procedura di esproprio dei terreni privati per l’ampliamento a finanziamento Nato della base aerea di Sigonella.

Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di un collaboratore di una delle società proprietarie dei terreni facenti parte dell’estesa area oggetto di esproprio. Nell'inchiesta è emerso che esisteva un vero "tariffario". i due pubblici ufficiali, infatti, in cambio della messa a disposizione della loro funzione, hanno, in più occasioni, richiesto al proprietario del terreno un illecito compenso, stabilito mediante un tariffario che prevedeva una percentuale (dall’1 al 3%) a favore dei pubblici ufficiali, in base all’aumento di valore dell’indennità di esproprio.

Nei confronti della Direzione dei lavori e del demanio del ministero della Difesa (Geniodife), è stato inoltre eseguito un ordine di esibizione della documentazione inerente alla procedura di esproprio.

"Le indagini che svolgiamo ci hanno dimostrato che chi gestisce un potere più o meno ampio ne abusa", ha dichiarato Agata Santonocito, procuratore aggiunto di Catania -. Alcune volte si manifesta in maniera subdola come in questo caso approfittando del soggetto debole", che ha poi annunciato: "in un periodo come questo con l’arrivo dei fondi del Pnrr questa Procura non starà certo a guardare".

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