Era già successo nel terzo weekend di gennaio. E tra la nevicata di giovedì e le belle giornate del fine settimana, la situazione si è replicata: andare a sciare è stato il pensiero dei più.
Così, i parcheggi di Piano Provenzana, si sono riempiti in tempi record di auto.
Domenica, per raggiungere la stazione sciistica del versante Nord dell’Etna, code chilometriche già a metà mattina. Impossibilitate a procedere, a causa del pienone nell'area parcheggio, le auto si sono ritrovate in fila, ferme per diverse ore in via Mareneve. In tanti costretti al dietrofront.
C'è chi, per non rinunciare alla giornata sulla neve, ha accostato l'auto e si è accontentata di giocare con il bianco sporco. Diversi i pupazzi di neve ai bordi della strada, tra le pietre laviche e la nebbia.
I più determinati, dopo aver improvvisato un parcheggio lungo la strada, hanno deciso di raggiungere Piano Provenzana a piedi, nonostante i 4 km di distanza in salita. Altri ancora, dopo ore di code e ricerche di parcheggio in vano, hanno abbandonato definitivamente l'idea di raggiungere la stazione sciistica.
Pienoni nei weekend che non si registravano da 30 anni, quando però vi erano strutture ricettive e aree parcheggio non ancora sepolte dalla lava. Frequentatissimo da gran parte degli sciatori siciliani, Piano Provenzana è il verde più alto della Sicilia. Grazie alla sua esposizione, il versante è caratterizzato da condizioni di neve eccellenti, soprattutto in quota. Quattro impianti servono circa 8 km di piste tra quota 1800 m e 2310 m.
In seguito all’eruzione del 2002 tutte le strutture ricettive esistenti nei pressi degli impianti sono andate distrutte, per cui oggi non è possibile soggiornare a ridosso dell’area sciistica. Sepolti dalla lava anche diversi parcheggi. Così, per assicurarsi l'accesso alle piste nelle giornate più affollate, non resta altro da fare che imboccare via Mareneve già alle prime luci dell'alba.
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