Quelle immagini delle auto avvolte dal fuoco non potevano che scatenare le polemiche. Il rogo di via Rosina Anselmi sembrerebbe partito dalla postazione di raccolta rifiuti, anche se al momento non c'è alcuna certezza, come sottolinea la Dusty, l'azienda della raccolta e dello smaltimento della spazzatura nella città etnea. Per fortuna i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo altri cinque autoveicoli, altrimenti il bilancio stamattina sarebbe ancora più grave. La Cgil pone l'accento sull'«emergenza rifiuti in corso a Catania», affermando, per bocca del segretario generale Carmelo De Caudo e del segretario confederale Giuseppe D’Aquila, che «l'emergenza inchioda la città in una condizione di rischio sanitario e va affrontata immediatamente e con i pochi mezzi a disposizione. È necessario però uscire dalla logica delle emergenze eccezionali con soluzioni strutturali e risolutive. Catania sembra essersi abituata ai cassonetti traboccanti, ai liquami e ai cattivi odori. Tutto questo è uno sfregio alla città non accettabile e va addebitato all’incapacità delle istituzioni locali vittime di un immobilismo ormai consolidato». I due sindacalisti chiedono al Comune di «guardare al problema rifiuti in un’ottica finalmente libera dai vecchi schemi».