Il capannone della nuova falegnameria della Cooperativa Sociale Rò la Formichina, realtà promossa dalla Comunità di don Oreste Benzi, verrà inaugurata martedì 11 ottobre alle ore 16 a Santa Venerina, in provincia di Catania. All’evento saranno presenti il Vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, il Sindaco di Santa Venerina, Salvatore Greco, ed il Responsabile locale della Papa Giovanni XXIII, Primo Lazzari. Oltre alla possibilità di visitare i nuovi locali ed i lavori realizzati, sarà offerto un rinfresco con un catering formato da ragazzi provenienti dall’Istituto Penale Minorile di Acireale.
«In falegnameria non si trasforma solo il legno, ma anche il destino delle persone. In vent’anni di attività abbiamo inserito 15 ragazzi provenienti dal carcere minorile. I ragazzi con un passato di devianza si rendono conto di riuscire a fare molte cose e di non aver più bisogno di delinquere per sopravvivere. Inoltre vediamo la metamorfosi dei ragazzi arrivati dagli istituti penitenziari dopo aver lavorato al fianco di persone disabili. È la pedagogia che ci ha trasmesso don Oreste Benzi» spiega Marco Lovato, presidente della cooperativa e responsabile della casa famiglia in paese.
«La cooperativa sociale Ro’ la formichina nasce nel 2001 per rispondere ai bisogni educativi ed occupazionali dei ragazzi disabili. – continua Lovato – In poco tempo ci siamo aperti all’accoglienza dei ragazzi detenuti nei due carceri minorili di Acireale e di Catania, offrendo loro non solo periodi di tirocinio e borse lavoro, ma soprattutto competenze lavorative e prospettive nuove. Nella falegnameria oggi lavorano otto persone, tra cui due ragazzi con disabilità, un profugo scappato dalla guerra ed un carcerato che sta scontando la pena con misure alternative. Realizziamo mobili, oggettistica, casse acustiche».
La realizzazione del nuovo capannone è stata resa possibile grazie al generoso contributo di Fondazione Enel Cuore onlus, Fondazione Peppino Vismara, Banca d’Italia e a tanti piccoli donatori che con sacrificio e amicizia hanno sostenuto il progetto. In questo modo vi è stata la possibilità di rafforzare il laboratorio di Catania dove si produce miele ed espandere il centro diurno, sempre a Santa Venerina, in cui sono inseriti 16 ragazzi con handicap medio e grave.
Caricamento commenti
Commenta la notizia