CATANIA. Sabato scorso via Etnea, a Catania, è stata il set di «Cecilia's affair», un cortometraggio contro la «mafiosità», scritto e diretto da Fabio Fagone e prodotto da Skylight Italia e VideoArtLine con il supporto della Film Commission di Catania. Protagonisti sono stati Gino Astorina, nei panni di un pasticcere, e la piccola Alice Accolla, nei panni della piccola Cecilia. Nella scena allegorica costruita dagli scenografi Alessandro Bonaccorsi e Anna Scordio, Astorina porta una teglia utilizzata per un «dono culinario» che ogni giorno gli abitanti di Catania sono obbligati a fare per soddisfare la sempre più grande ingordigia dei due giganti cattivi, interpretati da Fabio Boga ed Antonio Spitalieri, che sovrastano Catania. «Il ruolo di Astorina - spiega Fagone - rappresenta la caparbietà di chi non si arrende mai, di chi, a testa bassa, continua a lavorare e a battersi senza lamentarsi mai. La piccola Cecilia, invece, simboleggia la freschezza delle giovani generazioni che devono astutamente dribblare per evitare che condizionamenti negativi influenzino la loro vita». La scena è stata girata con una teglia vuota che nella fase di post-produzione verrà riempita con i classici cibi siciliani, come gli arancini ed i cannoli. Nella stessa scena troviamo anche l’Uomo Ombra, interpretato da Giuseppe Calaciura, che «rappresenta colui che ricava giovamento da questa condizione di soprusi». Grazie alla disponibilità della Società Storica Catanese è stato possibile avere una visione dall’alto delle stessa scena. «Una operazione come Cecilia's Affair - ha detto il suo presidente Alfio D’Agata - è stata subito sposata in toto; un’operazione culturale, di denuncia sociale, un chiaro richiamo a ribellarsi a un modo di fare e sentire, alla mafiosità del vivere che è cosa ben peggiore della classica idea di mafia. Video tratto dalla pagina Facebook "Cecilia's affair"