Catania

Domenica 24 Novembre 2024

Clarinetto e pianoforte a quota 2.850: il suggestivo video girato sull'Etna

Undici quadretti sonori. Undici piccoli acquerelli musicali per “Anàktoron”, una danza ancestrale tra clarinetto e pianoforte che, nel video dedicato a uno dei brani (Negheb), ha avuto per scenografia il silenzio rarefatto e senza tempo dell’Etna, il suo deserto di sabbia vulcanica, le candide ed evanescenti nebbie di Piano delle Concazze, a 2850 metri sul mare, riprese a volo d’uccello anche con l’ausilio di un drone. È qui che, una mattina di ottobre – come per magia -, si è “materializzato” un enorme pianoforte a coda. “Anàktoron”, raccolta di brani di musica contemporanea per clarinetto e pianoforte - composti da Carmelo Salemi, che ne è interprete con la pianista Ketty Teriaca, docente del Conservatorio di Palermo - sarà presentata in concerto a Catania, martedì 15 maggio, Centro ZO, ore 21. Nel corso dello spettacolo sarà proiettato il video girato sull’Etna con la regia di Gianmaria Musarra (Animalta); mentre il CD “Anàktoron” (49 Edizioni), registrato nel Teatro Comunale Garibaldi di Avola (Sr), è disponibile in tutti gli store digitale già dal 10 maggio. “Un dialogo strumentale originale fra clarinetto e pianoforte – dice Salemi del suo Anàktoron - per una “suite” di piccoli quadri sonori dove anche quei brani, già sperimentati come musiche di scena per spettacoli teatrali, diventano nuova forma musicale per restituire agli ascoltatori dimensioni e spazi sonori dove il tempo non trova esistenza”. E ruderi quasi senza tempo sono quelli di Anàktoron, il grandioso Palazzo del Principe, l’edificio megalitico nel cuore della necropoli di Pantalica, in provincia di Siracusa, luogo di silenzi millenari e, per Salemi - che gli ha intitolato la sua prima raccolta discografica - potente motore di energia creativa. Per la realizzazione del video “Negheb” di Anàktoron gli autori ringraziano il Parco dell’Etna, i Comuni di Castiglione di Sicilia e di Linguaglossa e la Toscano Pianoforti per la fornitura e il trasporto dello strumento a coda fino alla quota di Piano delle Concazze.

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