A Zafferana Etnea il jazz made in Sicily di Santi Scarcella - Video
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Il “Jazz Made in Sicily” di Santi Scarcella a Zafferana Etnea. “Spero che la mia terra mi apprezzi, una terra che ho dovuto lasciare con molta amarezza diversi anni fa, ma che porto sempre nel cuore e dentro la musica che scrivo”. Il progetto “Da Manhattan a Cefalù” è estremamente articolato ed è arrivato fino alla Uconn University, l’Università americana che ha approvato la profonda ricerca di Scarcella, partito dai canti di lavoro siciliani, messi a confronto con il blues americano, trovandone elementi in comune tali da portarlo al recupero della storia sulla nascita del primo jazz targato Sicilia (Nick La Rocca 1917, Livery state Blues). Questa è l’ennesima occasione per riconoscere la figura dei tanti migranti italiani che da anni affrontano con coraggio nuove partenze per raggiungere nuovi traguardi, e si spostano non per scelta ma per necessità come la famiglia di Joe Lo Vano (di Alcara Li Fusi in provincia di Messina) senza la cui partenza Joe non sarebbe mai diventato uno dei massimi esponenti del jazz internazionale. I punti principali di questo progetto sono “L’emigrazione, L’integrazione, La glocalizzazione” e soprattutto la “disabilità del cuore”, cioè il non riconoscere l’altro per ciò che è veramente. “Se mi avessero detto che avrei presentato un giorno il mio nuovo lavoro discografico all’Anfiteatro Falcone-Borsellino di Zafferana etnea probabilmente non lo avrei creduto”. Ad accompagnare Santi Scarcella in questo viaggio musicisti tra i più importanti della scena nazionale: Cristiano Micalizzi, Nicola Costa, Francesco Luzzio, Gian Piero Lo Piccolo, Sergio Vitale, Giovanni Baglioni, Max Dedo, Clemente Ferrari, Manuele Montesanti, Donato Sensini, Puccio Panettieri, Marco Siniscalco, Luca Scorziello, Alfredo Bochicchio, le splendide coriste Donatella Tinervia, Alessandra Cosimato e Monica Proietti and last but not least Giorgio Rosciglione al contrabbasso.