A Catania discussione dell'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio dell'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per il ritardo dello sbarco da nave Gregoretti di 131 migranti nel luglio del 2019 ad Augusta, nel Siracusano.
La procura di Catania ha ribadito la richiesta di non luogo procedere per Salvini: "Non ha violato alcuna delle convenzioni internazionali", le sue scelte sono state "condivise dal governo" e la sua posizione "non integra gli estremi del reato di sequestro di persona" perché "il fatto non sussiste". Lo ha detto il pm Andrea Bonomo che, a conclusione del suo intervento in aula davanti al gup Nunzio Sarpietro.
La Procura di Catania nella richiesta di archiviazione aveva scritto che "l'attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della libertà", visto che le "limitazioni sono proseguite nell'hot spot di Pozzallo" e che "manca un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato".
Inoltre, aveva osservato il pm, "le direttive politiche erano cambiate" e dal 28 novembre il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e di "farlo in tempi brevi", giustificando "i tempi amministrativi" per attuare lo sbarco dei migranti "con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede europea".
Inoltre sulla nave "sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessita'" e "lo sbarco immediato di malati e minorenni".
Confermata, al momento, la data definitiva di conclusione dell'udienza preliminare sul caso Gregoretti: il prossimo 14 maggio, quando il Gup Nunzio Sarpietro leggerà , nell'aula bunker di Bicocca a Catania, la sua decisione . Due le strade percorribili: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza dell'eventuale processo, o una sentenza di non luogo a procedere.
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