Catania ha il quarto pronto soccorso. Musumeci: ora ammoderniamo quelli di Palermo
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Catania ha il suo quarto pronto soccorso. Con una breve cerimonia stamattina il presidente della Regione, Nello Musumeci, il sindaco Salvo Pogliese, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Gaetano Sirna, alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi, dell’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina e di altre autorità, hanno consegnato alla città la nuova struttura di emergenza-urgenza dell’ospedale San Marco, nel quartiere di Librino. Il pronto soccorso del San Marco aprirà ufficialmente giovedì 9 dicembre alle 9. Con l’apertura di questo nuovo polo di primo intervento, l’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico Rodolico-San Marco è in grado di assicurare un’assistenza in emergenza-urgenza a un’area molto vasta del territorio etneo: dalla parte sud dove sorge il pronto soccorso del San Marco, alla parte nord del capoluogo dove, già dal 2018, opera quello dell’altro presidio aziendale, il Gaspare Rodolico di via Santa Sofia. «Da oggi - afferma il presidente Musumeci - il Policlinico di Catania può contare su due pronto soccorso attrezzati, efficienti, modernissimi e capaci di far fronte alle esigenze dei territori». E spiega di avere ottenuto da Roma oltre 130 milioni per la riqualificazione delle strutture sanitarie esistenti nell’Isola. «Siamo al lavoro a Siracusa - aggiunge - dove stiamo approntando il progetto esecutivo del nuovo ospedale, a Palermo con la seconda struttura ospedaliera specialistica, l’Ismett 2, e a Ragusa. Siamo anche impegnati nell’ammodernamento dei pronto soccorso di tutte le città capoluogo: quelli del Civico e di Villa Sofia a Palermo, quello del Policlinico di Messina e stiamo per completare quelli di Vittoria e di Avola». Per Pogliese «il pronto soccorso, il quarto della città capoluogo, consacra un momento importante per tutto il sistema sanitario siciliano, ma soprattutto per i 100 mila catanesi che risiedono nella zona Sud di Catania, di cui Librino è fulcro. Decolla finalmente un progetto di cui si parlava da un quarto di secolo, il polo ospedaliero di Librino con il suo pronto soccorso all’avanguardia e un traguardo di grande valore per questo è doveroso ringraziare il presidente Musumeci». «Una parte importante e molto popolosa della provincia di Catania - afferma il rettore Priolo - può finalmente usufruire di questa struttura strategica e modernissima che garantirà un’assistenza di altissimo livello». Per Razza «questo ospedale, in cui sono nati già più di 4500 bimbi, è stato però fondamentale fin dai primi giorni dell’emergenza pandemica, garantendo assistenza ai malati di Coronavirus non solo della città di Catania. Il nuovo reparto di emergenza-urgenza non solo rappresenta l’ultimo tassello del presidio ospedaliero, ma contribuirà certamente ad alleggerire l’intera rete dei pronto soccorso della città e di altri territori limitrofi». «Il nuovo pronto soccorso - aggiunge il direttore Sirna - ci consente di completare la nostra offerta di assistenza. Nonostante il periodo difficile di pandemia, che non ci ha permesso di realizzare prima i nostri programmi, con l’impegno di tutti siamo riusciti ad aprire non soltanto il pronto soccorso ma anche le unità pperative di Ortopedia e di Chirurgia vascolare e un servizio di Endoscopia, tutte a supporto della struttura di primo intervento. Inoltre, ci rende orgogliosi dare un’opportunità di lavoro significativa ai tanti giovani, una trentina di medici e 60 infermieri assunti con una procedura concorsuale, che erano fuori sede o precari in strutture private». Nel video in alto le interviste, nell'ordine, a Musumeci, Razza e Sirna. Qui sotto le immagini del nuovo pronto soccorso, cliccando sul titolo anche l'articolo con una scheda sulle sue caratteristiche.