Da Catania a Milano nel segno della private equity, la scalata imprenditoriale di Giulia Falcone
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Si chiama Giulia Falcone la catanese che a soli 26 anni vanta già un ruolo chiave nell’ambito della private equity. Il suo percorso inizia tra i banchi dell’università; ma è con la sua tesi proprio dedicata alla performance dei fondi di private equity all’interno delle piccole e medie imprese italiane che attira le attenzioni di qualche azienda, e subito dopo la laurea ecco la grande occasione: accetta un lavoro per MPD Partners, un’azienda che le consente di crescere rapidamente. Oggi è manager del team di Milano di MPD Partners, e nel frattempo, grazie a lei, la start-up Sentient Blue vince il primo premio di Genius NY, la più grande competizione commerciale al mondo incentrata su sistemi senza pilota. Giulia è convinta che anche il tessuto imprenditoriale siciliano sia in grado di offrire tante opportunità: “Forse ci vorrebbe un po’ più di coraggio, bisognerebbe scommettere sulle nostre imprese locali”, prendere spunto dai mercati dinamici del nord. D’altronde è un mondo ricco di sfide quello della private equity, sfide che anche Giulia ha dovuto raccogliere: “Non è facile essere giovane ed essere donna in questo settore. Io sono stata aiutata dal contesto lavorativo in cui mi trovo, nella mia azienda non si fanno differenze di genere, età o nazionalità, ma lavorando tanto con piccole e medie imprese, mi rendo conto che certe volte è richiesta una figura un po’ più grande. E non essendo quasi mai una questione di esperienza, ma di età anagrafica, non è semplice”. E poi commenta: “È molto importante per un giovane che intenda far carriera in questo settore non avere timore di non essere all’altezza. Io ho avuto la fiducia della mia azienda, ma anche la forza di mettermi in discussione, affrontando delle situazioni in cui magari, se non mi avessero lanciato, non sarei andata di mia spontanea volontà”.