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L'antica arte del corallo in Sicilia, mostra di oggetti a Catania

In rassegna, a partire da oggi presso la Fondazione Puglisi, pezzi di grande valore artistico provenienti da alcune collezioni fondamentali del settore

CATANIA. Alla Fondazione Puglisi a Catania, si inaugura oggi 2 marzo una grande mostra di capolavori assoluti dell’antica arte del corallo in Sicilia, nel pieno della tradizione culturale di un Isola, centro del Mediterraneo, luogo di indiscussa maestria artistico artigianale. La mostra propone oggetti di straordinario valore artistico proveniente da alcune collezioni fondamentali del settore quali quelle della Banca di Novara, del Museo Pepoli di Trapani (destinato ad ospitare l’esposizione, in seconda tappa, dal 18 maggio al 30 giugno), della Fondazione Whitaker, e del Museo Diocesano di Monreale, altre raccolte pubbliche accanto a pezzi singoli di collezionisti privati italiani e stranieri. Secondo la mitologia i coralli si formarono quando il sangue che sgorgava dalla testa recisa della Medusa venne a contatto con l’aria e si solidificò. Dal mito alla simbologia cristiana che identifica il rosso con la passione e la purezza del sangue di Cristo, il corallo continua a esercitare un fascino legato alla sua natura di oggetto vivo, duttile, preziosissimo, raro. Dunque il corallo al centro di molteplici significati simbolici e culturali, materia nobile capace di trasformarsi in forme straordinarie antropomorfe e floreali, astratte o figurative. Il corallo prezioso e misterioso, materia perfetta per raffinate manifestazioni artistiche. “I Grandi capolavori del Corallo” punta l’attenzione su queste affascinante proprietà del corallo raccontando storie legate alla nostra tradizione culturale, orafa e artigianale, e specificamente celebrando la bellezza assoluta di manufatti realizzati con il corallo di Trapani raccolto, dai fondali delle Egadi, e manipolato da botteghe artigiane, oramai sempre più rare, maestri tra le cui mani nascevano gioielli, ma anche calici, ostensori, crocifissi, reliquari, presepi, scrigni, calamai, saliere e soprattutto elementi di raffinato arredo: specchiere,  tavoli da gioco, cornici, sino a monumentali trumeaux destinati a case principesche e regge, talvolta come doni di Stato. La cura della mostra è affidata a Valeria Li Vigni (direttore del Museo Pepoli di Trapani), Maria Concetta Di Natale (direttore del Dipartimento Beni Culturali e Studi Culturali dell’Università di Palermo dove è professore ordinario di Museologia, Storia del Collezionismo e Storia delle Arti Decorative) e Vincenzo Abbate (storico dell’arte e curatore scientifico del Museo Mandralisca di Cefalù). Un catalogo scientifico, pubblicato da Silvana Editoriale, accompagna l’evento.



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