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Detenuti riqualificano il quartiere San Berillo di Catania

Diciassette reclusi del carcere minorile di «Bicocca», lavoreranno per due mesi sotto la super visione dell’Ente scuola edile e l’Accademia delle Belle arti

CATANIA. Diciassette detenuti del carcere minorile di «Catania Bicocca», dai diciotto ai ventuno anni, lavoreranno per due mesi sotto la super visione dell’Ente scuola edile e l’Accademia delle Belle arti per realizzare interventi di riqualificazione nel vecchio quartiere di San Berillo, su imput del Comune. L’iniziativa rientra nell’ambito di un piano, approvato dal ministero della Giustizia che è partner del progetto, di reinserimento sociale di giovani che hanno subìto una condanne penali e sono detenuti o in regime di semilibertà.

«Un momento di straordinaria importanza per la città — dice il sindaco Enzo Bianco — perché con questo intervento coniughiamo il recupero di energie giovanili che vanno canalizzate nelle legalità e nel vivere civile, con i concreti interventi di ripristino di un quartiere storico di particolare rilevanza che da decenni attende di essere valorizzato. Ringrazio per questa lodevole iniziativa che si concretizza e che considero un esperimento positivo da ripetere l’assessore Di Salvo, i vertici dell’Ente Scuola Edile e dell’Accademia di Belle arti. Catania ha bisogno di gesti forti e generosi come questo per ritrovarsi nel segno della crescita e del recupero sociale». La formazione dei giovani detenuti nella prima fase avverrà negli uffici dell’Ente scuola edile con un cantiere simulato nel boschetto della Playa, per poi passare dal 16 dicembre all’istituzione di un cantiere di lavoro che verrà attivato direttamente nelle viuzze del vecchio San Berillo, principalmente con opere di recupero riguardanti rifacimento di intonaci esterni esistenti su pareti di edifici privati, associati a interventi sul colore che cureranno i ragazzi dell’Accademia di Belle arti.

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