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Università, falsi esami a Catania: condannati e licenziati 2 impiegati

Il giudice ha disposto anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dichiarato estinto il rapporto di impiego con l'amministrazione di appartenenza

CATANIA. Sono stati condannati e saranno licenziati i due impiegati dell'università di Catania che avrebbero fatto superare 19 esami alla facoltà di Medicina a uno studente che si è laureato nel 2013 in cambio di 2.500 euro, e un altro esame a un secondo studente. Le sentenza, col rito abbreviato, è stata emessa dal Gup Alessandro Ricciardolo che ha inflitto 6 anni e 8 mesi a Giovanbattista Luigi Caruso e 5 anni e 8 mesi a Giuseppe Sessa per falso in atto pubblico e corruzione.

I due sono stati assolti dal reato di accesso abusivo a sistema informatico. Il giudice ha disposto anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dichiarato estinto il rapporto di impiego con l'amministrazione di appartenenza. Dall'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e dai sostituti Lina Trovato e Barbara Tiziana Laudani, è stata stralciata la posizione dello studente universitario che si è laureato - titolo che e' stato poi annullato - e di un suo collega di corso, che ha pagato 250 euro per superare un esame. I due hanno collaborato con l'autorità giudiziaria, ammettendo le loro colpe e ricostruendo le modalità dell'accaduto. Hanno chiesto accesso al patteggiamento, ottenendo parere positivo dalla Procura, e il procedimento corre parallelo a quello 'principale'. Le indagini della guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria di Catania hanno escluso il coinvolgimento di docenti. Gli studenti si sarebbero rivolti a Sessa che faceva da intermediario con Caruso, che avrebbe provveduto ad accedere con la propria password nel centro elettronico dell'Ateneo e avrebbe registrato gli esami in coincidenza con le varie sessioni. Nell'inchiesta l'università à parte lesa e si è costituita parte civile.

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