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Scafista "tradito" da un selfie: è un nigeriano, fermato a Catania

CATANIA. L’irresistibile voglia di farsi un 'selfie' ha tradito uno 'scafista' che grazie allo scatto e alla denuncia dei suoi 'compagni di viaggio' è stato identificato.

E' il nigeriano Tomsi Kingsley, 33 anni, fermato da Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, con il coordinamento della locale Procura Distrettuale, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito delle indagini sullo sbarco di 269 migranti partiti dalle coste libiche e giunti nel porto di Catania il 25 giugno scorso a bordo della nave della Guardia Costiera «CP 904 Michele Fiorillo».

Il nigeriano, prima della partenza del gommone dalle coste libiche, è stato riconosciuto da migranti come l’uomo che era in contatto con i trafficanti libici che gli hanno fornito le necessarie istruzioni per condurre l’imbarcazione fino al momento del salvataggio. Nell’indagine sono confluite anche riprese video e fotografiche realizzate da nave «Margottini» della marina che ha effettuato le operazioni di soccorso.

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