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Le mani della mafia sui supermercati, sequestro da 41 milioni a Catania: sigilli a 13 punti vendita e conti

Uno dei depositi sequestrati dalla polizia a Catania

CATANIA. Sono stati sequestrati beni per un valore di 41 milioni di euro a Michele Guglielmino, di 48 anni, personaggio vicino al clan Cappello-Bonaccorsi. Tra i beni sequestrati ci sono 13 supermercati “G.M.” tra  Catania provincia e anche  beni mobili, terreni edificabili, ville, automobili e conti correnti e rapporti bancari per un valore di 250.000 euro e un distributore di carburanti.

Per Michele Gugliemino è stata anche richiesta l'applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Guglielmino, detto "Michele da Gesa", è un pregiudicato, ritenuto socialmente pericoloso. In passato si è dedicato al traffico degli stupefacenti. Ha già avuto condanne definitive proprio perché vicino al clan mafioso "Cappello".  Numerosi collaboratori di giustizia hanno raccontato che è stato capace d’inserirsi nel mercato della grande distribuzione di generi alimentari, reimpiegando il denaro proveniente  da attività illecite.

L'operazione è il risultato di una delicata indagine patrimoniale svolta dal pool specializzato nelle misure di prevenzione e composto da poliziotti della Divisione anticrimine e della squadra mobile. Negli ultimi mesi è stato sequestrato il compendio aziendale riconducibile all’imprenditore  Giuseppe Guglielmino e anche le società di trasporti riconducibili a Mario Strano, che nel 2007 sarebbe transitato dai Santapaola ai Cappello-Bonaccorsi.

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