SAN GREGORIO. Tre nuove grotte laviche sono state scoperte all’interno della Riserva naturale integrale “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” di San Gregorio, l’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.
Grazie alla scoperta, il sistema di cavità – tutelato dalla Regione Siciliana con l’istituzione nel 1998 della riserva naturale e successivamente del Sito di Interesse Comunitario – oggi è costituito da un complesso di 13 grotte laviche in un tipico paesaggio agrario caratterizzato dalla presenza di un sistema diffuso di casudde, saje e muri a secco.
La ricerca è stata coordinata da Giorgio De Guidi, docente di Geomorfologia del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Catania e dal geologo Salvatore Costanzo del Cutgana (già direttore dell’area protetta), e realizzata nell’ambito della tesi di laurea di Cristoforo Giovanni Fazio.
Utilizzando un nuovo metodo tecnologico, la ricerca ha ottimizzato l’esplorazione in campo, consentendo di acquisire maggiori informazioni nel minor tempo possibile e con il minor spreco di energie e risorse. L’attività, eseguita grazie anche alla collaborazione del Laboratorio di Geomatica dell’Università di Catania (coordinato dal prof. De Guidi e composto anche da Danilo Messina, Fabio Brighenti e Francesco Carnemolla), ha permesso, mediante l’utilizzo di strumenti e software di ultima generazione, la lettura di indicatori morfologici epigei in corrispondenza delle tre grotte catastate in questa occasione.
Una delle tre nuove cavità, che ha preso il nome di “Grotta delle Tesi”, è stata scoperta e rilevata proprio grazie al metodo tecnologico adoperato nel lavoro di tesi. Una seconda grotta ha preso il nome di “Grotta Immacolatella V”, in quanto appartenente al complesso ipogeo delle grotte Immacolatelle, mentre la terza ha preso il nome di “Grotta Cinzia Schilirò”, in ricordo della omonima studiosa, appassionata conoscitrice dell’area protetta che, dal 2005 al 2008, collaborò con il Cutgana.
All’interno della Grotta delle Tesi, inoltre, sono state rinvenute sei specie diverse di funghi. Tra la fauna invertebrata, invece, è stato rinvenuto, all’interno della Grotta Cinzia Schilirò, un artropode appartenente alla classe degli Aracnidi e all’ordine degli Scorpioni, identificato come Euscorpius cfr. sicanus.
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