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Sub disperso ad Acitrezza, continuano le ricerche anche con robot

A sedici giorni dalla scomparsa del sub catanese di 56 anni, ad Acitrezza continuano per mare e per terra le ricerche con le motovedette della capitaneria di porto di Catania. Ieri è intervenuta una nave della marina militare dotata di un robot che solitamente va alla ricerca di mine e metalli, scandagliando i fondali nella zona dove si è disperso il sub.

“Il robot è filo-guidato e scende in profondità e controlla i fondali per verificare la presenza di materiali ferrosi come mine o relitti – spiegano dalla capitaneria di porto di Catania - Il sub al momento dell’immersione aveva la bombole d’ossigeno che ancora non sono state ritrovate. La ricerca comunque non ha dato esito positivo. Non sappiamo cosa possa essere accaduto al corpo dell’uomo potrebbe essere rimasto incagliato con le bombole o essersi liberato da queste ed essere riemerso in mare o nella zona costiera”.

Le ricerche nei giorni scorsi hanno impegnato anche i sommozzatori della capitaneria di porto di Messina e dei vigili del fuoco di Catania e Reggio Calabria. E’ stato anche utilizzato il “Rov Perseo”. Si tratta di un robot che può arrivare ad una profondità operativa di 600 metri, dotato di sonar e posizionatore acustico, di due telecamere e di un manipolatore idraulico in grado di effettuare recuperi di persone ed oggetti. Il controllo del Perseo avviene da remoto attraverso un monitor ed un joystick per azionare il manipolatore, posti sull'unità navale dei vigili del fuoco.

Si sono pesse le tracce del sub nella notte del 26 aprile scorso nella zona di Acitrezza proprio nello specchio di mare di fronte ai faraglioni. A lanciare l’allarme un suo amico che era andato in mare con un barchino. Intorno alle 23 era arrivata la segnalazione alla capitaneria di porto di Catania.

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