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Cozze tossiche e blatte tra gli alimenti in un ipermercato di Catania, denunciato il titolare

Ventidue confezioni di mitili giudicate non idonee al consumo umano sono state sequestrate in un noti ipermercato di Catania dalla polizia di Stato, che ha denunciato il legale rappresentante dell’esercizio commerciale per aver messo in commercio alimenti pericolosi e nocivi per la salute pubblica.

Gli agenti del Commissariato Nesima si sono avvalsi della collaborazione del personale dell’Asp di Gravina di Catania. La polizia di Stato ha anche chiuso due magazzini dell’esercizio commerciale dove c'erano alimenti non più commestibili non stoccati a norma, blatte e diversi piccioni e e dove gli agenti hanno accertato la mancanza di d’igiene dovuta all’insufficiente pulizia dei luoghi.

Gli agenti hanno anche constatato il deterioramento delle pareti di alcune celle frigorifere del laboratorio di pasticceria, peraltro utilizzate per conservare promiscuamente materie prime e prodotti finiti.

Il Codacons in una nota definisce l'episodio «un fatto grave» e chiede «protezione e rispetto nei confronti dei consumatori», aggiungendo che «tutti coloro che hanno acquistato le cozze tossiche hanno diritto al risarcimento dei danni anche in assenza di danni fisici e solo per i rischi corsi».

«La Grande Distribuzione - spiega il segretario nazionale Francesco Tanasi - deve garantire la sicurezza dei prodotti che vende al pubblico. Per tale motivo le Autorità competenti devono accertare la vicenda alla luce di eventuali reati sul fronte della salute pubblica».

«L'esercizio coinvolto - conclude Tanasi - deve inoltre riconoscere indennizzi a coloro che hanno acquistato le cozze pericolose, mettendo avvisi all’interno del punto vendita coinvolto spiegando le procedure da seguire. Se non lo farà, siamo pronti ad avviare una raffica di cause di risarcimento contro il supermercato».

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