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Traffico di droga nel Catanese: 8 arresti, donne al comando dell'organizzazione

Blitz antidroga questa mattina in provincia di Catania. Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un provvedimento restrittivo, emesso dal Gip di Catania su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 8 persone.  Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

Gli arrestati sono componenti di un'intera famiglia: padre, madre, i loro tre figli ed altre tre donne, tra amiche, fidanzate e conviventi di questi ultimi. Sono Fabrizio Ingala, di 49 anni, la moglie Concetta Arena, di 54, i loro tre figli Maichol, di 20, Michele, di 23, e Salvatore, di 20. Le altre tre donne arrestate sono Eleonora Gentile, di 26 anni, Gessica Giustolisi, di 25, e Maria Concetta Tamarindo di 34. Tutte e quattro le donne sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini, della compagnia carabinieri di Caltagirone, hanno consentito, di disarticolare un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina, hashish e marijuana, in particolare nei Comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina (Enna).

La sussistenza di un legame di parentela ha rafforzato, nel tempo, la forza dell'associazione nella quale, secondo l'accusa, l'apporto fornito dalle donne è risultato preponderante.

LE INDAGINI. Un chilo di droga al giorno venduta nelle 'piazze' dei Comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina: è il volume di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti gestito, secondo la Dda della Procura di Catania, dagli indagati.
L'inchiesta prende lo spunto dall'indagine denominata "Panta Rei", condotta dalla compagnia carabinieri di Caltagirone, coordinata dall'aprile del 2016 dalla Procura di Caltagirone e successivamente, per ragioni di competenza, trasferita alla Dda di Catania, con applicazione di magistrato di quella Procura in coassegnazione. L'indagine, attraverso attività tecniche e dinamiche, ha fatto luce su quelle che i carabinieri definiscono "una fiorente attività di traffico e vendita al dettaglio di cocaina, marijuana e hashish". Gli indagati, secondo l'accusa, organizzavano frequenti viaggi per consegnare ingenti quantità di droga destinate alla vendita al dettaglio nei comuni di Mirabella Imbaccari, Caltagirone e Piazza Armerina (Enna), riuscendo a smerciare fino a un chilo di stupefacente al giorno, tra cocaina, hashish e marijuana.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di disegnare l'organigramma dell'associazione in cui il vincolo tra i sodali è risultato rafforzato dai legami familiari. Questo permetteva al gruppo di riprendere le attività illecite dopo l'arresto di alcuni di loro. Particolare rilievo nella gestione del traffico e dello spaccio di droga avrebbero avuto le donne, alle quali erano devolute precise mansioni di carattere non marginale come la gestione degli approvvigionamenti, il confezionamento e la vendita al dettaglio dello stupefacente.

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