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Sciopero del 14 novembre, sindacati divisi

CATANIA. "Siamo in emergenza sociale, ormai è sotto gli occhi di tutti”. Il segretario generale Cgil Angelo Villari annuncia ufficialmente la partecipazione del sindacato allo sciopero generale a carattere europeo di quattro ore del 14 novembre prossimo. Ma la manifestazione è già avvolta dalle polemiche.
La Cgil ha, infatti, tentato di coinvolgere Cisl e Uil ma pare senza successo. “Eppure – dice il sindacalista  – a livello europeo la manifestazione è organizzata dalla CES che riunisce tutti i sindacati per costringere l'Europa a cambiare rotta. Solo in Italia la divisione ha rivelato tutta la sua evidenza”.
Ma come declinare questa piattaforma sindacale europea "alla catanese"? Villari spiega: "In Sicilia ci vuole un Piano straordinario del lavoro, e una relativa agenda, dove mettere in testa la cultura, la garanzia del diritto allo studio, il riassetto del territorio, la riconversione di molte attività e recupero di agricoltura e alta tecnologia. Dobbiamo chiamare alle loro responsabilità  imprese e istituzioni e dobbiamo coinvolgere l'opinione pubblica". A riguardo interviene Alfio Giulio, segretario generale della Cisl etnea, che tiene a precisare: “In una situazione di pesanti disagi come quella attuale in Italia, e in Sicilia, chiedere ai lavoratori di fare 4 ore di sciopero ci è sembrato pesante per bilanci familiari già segnati da gravissime difficoltà”. E aggiunge: “In Sicilia, invece, la Cisl sarà impegnata in un percorso di formazione finalizzato a specializzare i propri dirigenti sindacali sui temi delle società partecipate e controllate a capitale pubblico e sui collegamenti con i bilanci delle pubbliche amministrazioni”. Nessuna dichiarazione dal segretario Uil Angelo Mattone che semplicemente spiega: “La decisione è stata presa a livello nazionale”.

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