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Strappo di Falcone e Stancanelli «Sì lasciamo il Pdl per La Russa»

Hanno confermato l’adesione al movimento «CentroDestra» dell’ex ministro

CATANIA. «Sì, lasciamo il Pdl. Seguiamo Ignazio La Russa». Marco Falcone, passate le “quarantott’ore di riflessione” annunciate domenica, conferma che lui e Raffaele Stancanelli rimarranno fedeli al leader di sempre. Aderiranno, quindi, al movimento «CentroDestra» appena fondato dall’ormai ex coordinatore nazionale del partito di Silvio Berlusconi. La Russa, comunque, ha già precisato che la sua formazione politica sarà “coalizzata” con il Popolo delle Libertà. Per Stancanelli, un passaggio con molte incognite. La prima, e più rilevante, quella relativa ai contraccolpi sulla sua ricandidatura a Palazzo degli Elefanti. La sua decisione, infatti, potrebbe rimettere in gioco gli “aspiranti sindaci” del Pdl dove, peraltro, esponenti dell’area Castiglione-Firrarello come il capogruppo consiliare Nuccio Condorelli non hanno mai nascosto distanze e dissensi con l’ex senatore. Lui, comunque, sembra ormai da tempo preparato a eventuali defezioni nella sua coalizione e – come ha recentemente ammesso lo stesso Falcone – ha nel cassetto almeno un paio di liste “della società civile” da mettere in campo alle Comunali del prossimo anno. Sganciato dal Pdl, Stancanelli potrebbe poi trovare più facilmente sostegno elettorale “bis” in altri partiti, come il Movimento per l’Autonomia.
Il primo cittadino e il deputato regionale, ad ogni modo, non saranno soli. Con il “CentroDestra” di Ignazio La Russa andranno pure gli ex assessori provinciali Salvo Panebianco e Francesco Ciancitto, l’ex sindaco di Paternò Pippo Failla. Impossibile, invece, rintracciare ieri per un commento il primo cittadino di Caltagirone Nicola Bonanno, per la cui affermazione era stato determinante proprio Marco Falcone. A Catania, infine, Stancanelli dovrebbe avere dalla propria parte l’assessore comunale Carmencita Santagati e i consiglieri Dario Daidone, Vincenzo Castelli e Giacomo Bellavia che confessa: «Nel Pdl non vogliamo restare». GE.M.

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