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Sanità del Catanese, la Uil denuncia: carenze in aumento

Rispetto agli organici, mancano oltre 100 medici, 70 ausiliari, 40 infermieri. E l’assessore regionale ha annunciato tagli di mille posti letto in Sicilia

CATANIA. «A Catania e provincia, ospedali sempre più carenti di personale a causa di ulteriori, scriteriati, tagli avvenuti in questi ultimi mesi dell’anno. Rispetto agli organici, mancano oltre 100 medici, 70 ausiliari, 40 infermieri. Triste consolazione per i catanesi: in tutta la Sicilia, le lacune di personale medico, paramedico e ausiliario oscillano tra il 10 e il 15 per cento rispetto al fabbisogno minimo. Le attese per gli accertamenti strumentali sono, intanto, cresciute di mesi, mentre da Pronti soccorso, reparti di emergenza, Cardio-chirurgie e Rianimazioni arrivano sempre più spesso segnalazioni di sistematiche mancanze di garze, anestetici, disinfettanti e attrezzature indispensabili per gli interventi chirurgici. E’ un’Emergenza Sanità che segnala, ancora una volta, lo stato di inarrestabile, inquietante, recessione di diritti che i cittadini catanesi e siciliani stanno subendo ormai da tempo, a fronte di pretese sempre più esose da parte statale in tutte le sue articolazioni». Si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi la situazione nel pianta sanità agli occhi della Uil, che  costantemente effettua un monitoraggio del settore; da qui la denuncia. Angelo Mattone, Stefano Passarello e Fortunato Parisi, segretario generale il primo, segretario della funzione pubblica il secondo e segretario regionale della Uil Medici, il terzo «chiedono un confronto urgente con l’assessore regionale Lucia Borsellino, a tutela del diritto di tutti alla salute dei catanesi. «Malgrado le proteste e le proposte della Uil - dicono i tre esponenti sindacali – la Sanità etnea è al collasso. La situazione, peraltro, appare in questi giorni di festività particolarmente insostenibile nei Pronti soccorso e nei reparti di emergenza, dove i medici sono in alcuni casi persino il cinquanta per cento in meno del minimo indispensabile. Mal comune, ma nessun gaudio per i catanesi nel constatare che nell’Isola attualmente mancano all’appello almeno settecento medici perchè sia possibile assicurare negli ospedali regolari turni di servizio in ragione di ferie e assenze per malattia». Amara la riflessione della Uil. «Tutto ciò, però, sta per cambiare. In peggio! – dicono Mattone, Passarello e Parisi – per cui la Uil, il sindacato dei cittadini, ha il dovere di segnalare all’opinione pubblica che in un recente incontro l'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino ha comunicato ai sindacati l'intenzione di tagliare mille posti-letto per acuti e già ordinato ai direttori generali una ricognizione per procedere ai tagli nella seconda metà del prossimo mese di gennaio. Uil e Uil Fpl confermano che un’altra strada è possibile, soprattutto grazie a risparmi di gestione sugli acquisti dei farmaci che vanno orientati sui generici, per contrastare anche i comparaggi con le case produttrici. Significative riduzioni di spesa sono, inoltre, praticabili sugli appalti, le consulenze, gli acquisti inutili di materiali. Al più presto, però, vanno coperti gli organici di medici, infermieri e ausiliari».

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