ACIREALE. «Si, è vero, abbiamo ricevuto la "visita" della guardia di finanza. Che mi ha nominato, nella qualità di commissario regionale delle Terme di Acireale, custode giudiziario degli atti posti sotto sequestro». A parlare è Luigi Bosco, chiamato dal presidente Rosario Crocetta a liquidare definitivamente la società Terme di Acireale, partecipata della Regione. È stato lui a ricevere gli uomini delle Fiamme Gialle, in personale borghese, che hanno chiesto di poter analizzare gli atti relativi agli anni gestionali 2010 e 2011. Nell'ambito di quale indagine, al momento non è dato saperlo: «Non ne sono a conoscenza» afferma Luigi Bosco, e dalla Guardia di Finanza si guardano bene dal far trapelare qualcosa, ma per arrivare a un provvedimento del genere qualcosa in pentola deve star cucinando, e probabilmente si tratta di qualcosa di grosso. Si tratta sostanzialmente degli anni di gestione dei commissari liquidatori Salvatore Drago prima, e poi del duo Michele Battaglia e Margherita Ferro, e sotto la lente d'ingrandimento della Guardia di Finanza ci sarebbero fatture e documenti relative a merci e servizi affidati a società esterne. Insomma, dati e cifre su cui fare chiarezza: compito non facile, visto che gli stessi commissari, per cercare di mettere ordine nelle cifre delle Terme si erano affidati a una società di revisione milanese.
Come chiarezza occorre fare sul ritardo con cui le Terme di Acireale stanno procedendo alla redazione del bilancio 2012: «Ci sono state delle difficoltà per fare incontrare tutte le parti in causa e dar vita all'assemblea che doveva procedere alla chiusura del bilancio - spiega ancora Luigi Bosco - Ma lo scorso mese di novembre finalmente questa assemblea ha avuto luogo, e adesso si potrà procedere con la fase successiva dell'iter». Ovvero il passaggio in Regione, visto che, anche se in liquidazione, l'Azienda Autonoma delle Terme di Acireale rimane pur sempre una partecipata di Palazzo d'Orleans. La visita della Guardia di Finanza nella sede di via delle Terme allunga quindi spiacevoli ombre sulle Terme di Acireale, e proprio nel momento in cui il commissario Bosco, in carica dal 2013, stava cercando di fare il possibile per rimetterle in moto, dopo che la precedente gestione commissariale ne aveva ridotto ai minimi termini l'attività facendo temere, in città, che ci si fosse avviati verso la chiusura definitiva. Nel breve volgere di qualche mese, infatti, Bosco è riuscito a far riaprire alcuni dei reparti che avevano smesso di funzionare.
Caricamento commenti
Commenta la notizia