RIPOSTO. Sono tutti in buone condizioni di salute i sei anziani ospiti della comunità alloggio “San Pietro e Paolo”, di via Circumvallazione a Riposto, trasferiti, momentaneamente, dai Servizi Sociali del Comune ionico, in alcune strutture adeguate della zona, dopo il blitz dei carabinieri della Compagnia di Giarre e dei militari del Nucleo Antisofisticazione di Catania, eseguito lunedì pomeriggio nell’ambito di un’operazione volta al contrasto delle violazioni in ambito sanitario e del lavoro. Ospitata all’interno di un complesso residenziale, situato nei pressi del centro storico, la casa di riposo è risultata, durante i controlli, sprovvista di tutti i requisiti di legge necessari al funzionamento. Definite, tuttavia, dagli inquirenti, “tollerabili” le condizioni igienico sanitarie dei locali. La mancanza di personale in possesso di idonei titoli di specializzazione, la carenza di servizi igienici, in quantità adeguata, oltre la mancanza dei più elementari visti d’autorizzazione amministrativa da parte delle competenti autorità, necessari al funzionamento, i principali vizi di forma che hanno determinato la chiusura della comunità, resa esecutiva dall’ordinanza emessa ieri dal primo cittadino della città del Porto dell’Etna che spiega: «L’ordinanza di chiusura è un atto dovuto che segue l’accertamento compiuto dai militari durante i controlli. I Servizi Sociali del Comune, tuttavia, - prosegue il sindaco Enzo Caragliano – dopo avere accertato le condizioni di salute degli anziani, tutte ottimali, si sono attivati, in breve tempo, a trovare loro una momentanea adeguata sistemazione. Ai gestori, invece, sono stati concessi sei giorni di tempo per eseguire gli adempimenti richiesti». Denunciati e multati, nel contesto, dalle forze dell’ordine, il presidente della comunità alloggio “San Pietro e Paolo” e due membri del Consiglio di Amministrazione, sottoposti anche al pagamento di una sanzione amministrativa pari a 1.200,00 euro.
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