CATANIA. Quattro parcheggi scambiatori «in attività» e uno — quello di Fontanarossa — in attesa di collaudo: «Ma servono a poco o nulla, se in città non cambia il sistema della mobilità», esclama sconsolato Niccolò Notarbartolo. L’esponente del Pd, presidente della commissione Lavori pubblici, tira sconsolato le somme della riunione tenuta dal suo gruppo di lavoro consiliare sui parcheggi scambiatori: «Entro marzo potrà essere aperto Fontanarossa, mentre sulla carta esiste anche un progetto che interessa Monte Po. Sarebbe, però, solo un’altra isola di cemento. Già oggi funziona bene esclusivamente il Due Obelischi. Non altrettanto si può dire per Nesima, Zia Lisa-Cimitero e San Giovanni Galermo».
Niccolò Notarbartolo invoca una svolta radicale: «Bisognerebbe usare meno i veicoli privati, a meno che non si tratti di bici, e molto di più i mezzi pubblici. Quando ho parlato di questo problema con il sindaco Enzo Bianco, lui ha detto di essere convintamente impegnato a realizzare questa rivoluzione nel modo di spostarsi dei catanesi. Io sono fiducioso. D’altronde, basterebbe ripetere alcune misure già diffusamente adottate in altre città d’Italia e d’Europa». Un nuovo Piano urbano del traffico potrebbe servire: «Ne esiste già uno — afferma il rappresentante del centrosinistra — Io credo, però, che dovremmo metterci mano se vogliamo modificare la situazione attuale, risolvendo alla radice molti nodi del traffico cittadino».
A proposito di «traffico». Al Tondo Gioeni, qualcosa si muove: «Ormai credo sia proprio questione di ore per il completamento definitivo di questa prima fase dell’opera — afferma il presidente di commissione — Noi non siamo stati invitati all’apertura della parte già completata della rotatoria, comunque nei prossimi giorni contiamo di effettuare lì un altro sopralluogo. Peraltro, è stato richiesto da alcuni consiglieri di opposizione e in particolare dal collega Sebastiano Anastasi (eletto nella lista Mpa-Grande Catania, ndr)». Continua Notarbartolo: «Dovremo recarci al Tondo Gioeni anche per verificare se è stata risolta la questione degli stalli per la sosta-auto, chiesti dai residenti di via Del Bosco (autori di una sorta di diffida predisposta dall’avvocato Fabio Rossi e inviata al Comune, ndr)».
Nei giorni scorsi, intanto, la commissione Lavori pubblici s’era occupata di scuole: «Ci sono plessi comunali dismessi e vandalizzati — sottolinea il presidente — che andrebbero, invece, recuperati per ospitare uffici comunali attualmente in affitto. Risparmieremmo centinaia di migliaia di euro, evitando degrado e incuria». Lungo l’elenco che comprende pure la «Capponi-Malerba» di via Villaglori a Picanello, la «Vitaliano Brancati» di viale San Teodoro a Librino e la «Padre Santo Di Guardo» di via Belvedere a San Giovanni Galermo: «La Brancati è l’unica struttura che beneficia di un finanziamento per la ristrutturazione. Dovrà essere riconvertita in uffici per gli assessorati ai Lavori pubblici e all'Urbanistica, attualmente ospitati in due immobili su cui il Comune paga affitti molto onerosi. I tecnici ci hanno assicurato che entro il 30 aprile sarà pronto il progetto esecutivo».
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