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Misterbianco, chiuso per inadempienze megastore cinese nella zona industriale

MISTERBIANCO. Quarantamila articoli taroccati sono stati sequestrati in un megastore di Misterbianco, nel corso di un blitz effettuato dal comando Gruppo della Guardia di finanza in collaborazione con funzionari Inps, Inail, Asp, Vigili del fuoco e ispettori della Direzione territoriale del Lavoro. Capi di abbigliamento recanti false griffe, giocattoli e piccoli elettrodomestici con il machio CE contraffatto, che mettono a rischio la sicurezza dell’acquirente. Quattro i lavoratori «in nero» scoperti; due italiani e due cinesi. E il terzo blitz del genere a Misterbianco.
«L'attività è scaturita da un tavolo di concertazione fra i diversi interlocutori istituzionali - dice una nota diramata dal comando Provinciale delle Fiamme gialle etnee - per la predisposizione di interventi congiunti volti a reprimere tutti gli illeciti connessi al mondo dell'economia illegale».
Un cittadino cinese è stato denunciato alla Procura. Nei suoi confronti elevate sanzioni per 300 mila euro. Nella zona commerciale di Misterbianco gestiva una sorta di magazzino all’ingrosso, dove si rifornivano gli ambulanti abusivi di corso Sicilia e quelli che orbitano nei mercatini rionali, oltre ai singoli clienti.
Dal controllo sono emerse molteplici violazioni amministrative riguardanti il personale, la sicurezza dei luoghi di lavoro. Uno dei quattro «dipendenti» era minorenne, senza permesso di soggiorno, tant’è che è stata affidata a una casa di accoglienza. E ancora. Constatata l'ostruzione delle uscite di emergenza, trovate sigillate da catene e lucchetti, l'impianto elettrico non in regola con la normativa di settore, nonché la presenza di un ascensore-montacarichi privo dei requisiti di sicurezza. Attività sospesa.

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