CATANIA. «Nelle condizioni attuali, non si rilevano rischi specifici di collasso delle strutture di Giurisprudenza correlati alla presenza dell’Anfiteatro romano e delle sue problematiche di dissesto». Il rettore Giacomo Pignataro «rassicura» la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Ornella Bertorotta, che in un’interrogazione aveva denunciato il pericolo di crolli nel «Colosseo di piazza Stesicoro», ipotizzando persino una minaccia per l’incolumità pubblica.
«Le fondamenta d’acciaio che sorreggono il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università — aveva scritto la parlamentare — sono inserite senza ritegno nel Parco Archeologico e ormai corrose da acque bianche e reflui fognari. La struttura è tanto arrugginita da doversi temere che possa crollare alla minima oscillazione o a causa dell’aumento del peso degli edifici sovrastanti e dell’acqua stessa, mettendo a repentaglio la vita degli studenti, del personale, dei cittadini della zona, e provocando la distruzione dello stesso Anfiteatro».
Il rettore replica che «nell’area occupata dal dipartimento di Giurisprudenza soltanto una piccola parte dell'edificio delle ex-scuderie, oggi utilizzato come aula multimediale, e una parte del giardino pensile di Villa Cerami insistono sulla superficie sovrastante il monumento, in particolare tali strutture presentano fondazioni che si appoggiano sopra i muri pieni e le volte dell’Anfiteatro, senza penetrare in alcun modo all’interno delle stesse». E ancora: «Alla fine degli anni ’90 è stato realizzato dall’Ateneo un importante intervento di miglioramento antisismico dell’edificio principale di Villa Cerami e di ricostruzione del suo giardino pensile, con tecniche che hanno tenuto in piena considerazione sia l’adiacenza con le antiche strutture dell’anfiteatro, che le possibili infiltrazioni di acque meteoriche. Nel ’97 la Soprintendenza, individuando importanti dissesti statici nella zona dell’Anfiteatro sottostante l’area di Villa Cerami, è intervenuta con la progettazione e la realizzazione di una struttura di puntellamento in tubi metallici, quella a cui si fa riferimento nell’interpellanza e che non costituisce affatto fondamenta dell’edificio di Villa Cerami. Tale struttura è stata realizzata al fine di eliminare possibili pericoli per il monumento».
«Non abbiamo ragione — conclude Giacomo Pignataro — di dubitare che la Soprintendenza sia impegnata nel controllo e nella verifica della struttura per garantirne la funzionalità e la valutazione di potenziali impatti o rischi sugli edifici circostanti. Desideriamo comunque ringraziare la senatrice Bertorotta per la segnalazione, rassicurando lei e al tempo stesso l’opinione pubblica che l’Ateneo sta prestando la massima attenzione alle condizioni di sicurezza dei suoi edifici e delle persone che vi sono stabilmente o occasionalmente ospitate, e che in tal senso si è già attivato per verificare, in un proficuo e costante dialogo con i tecnici della Soprintendenza, l’evoluzione della situazione di quest’area». L’Anfiteatro romano, quindi, resta «sorvegliato speciale». Ornella Bertorotta, presentando il suo atto parlamentare, aveva chiesto ai colleghi parlamentari di «non rimanere indifferenti» e contestato «la scelleratezza e il menefreghismo dei politici locali e regionali». Infine, un sollecito alla Soprintendenza «perché intervenga senza ritardi».
Catania, Pignataro: «Villa Cerami non è a rischio»
«Solo una piccola parte dell’edificio delle ex-scuderie, utilizzato come aula multimediale, e una parte del giardino insistono sulla superficie sovrastante il monumento, senza penetrare all’interno delle stesse»
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