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Paternò, rogo distrugge due capannoni

PATERNÒ. Più di quattro ore di lavoro dei vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, coadiuvati da altre tre autobotti provenienti del Comando Provinciale, per aver ragione di un furioso incendio, probabilmente di matrice dolosa sviluppatosi all’interno di due capannoni, attualmente utilizzati come deposito di fertilizzanti, ubicati in contrada Petulineti, in territorio di Paternò, non molto lontano dalla strada provinciale 24. Si tratta di due strutture di almeno 500 metri quadrati, di proprietà della “Biochemical Agro”, azienda che gestisce il centro di compostaggio, utilizzato per la realizzazione fertilizzanti “naturali” per l’agricoltura. Il rogo è scoppiato poco prima delle 16. I due capannoni, sono distanti l’uno dall’altro una decina di metri. Sul posto allertati da villeggianti di passaggio si sono portati in pochi minuti gli uomini del 115 de locale distaccamento. Il forte vento di scirocco che ha imperversato per l’intero pomeriggio, ha reso le fiamme ingovernabili, le quali immediatamente hanno attaccato e reso incandescente le due strutture. Vista la difficoltà di domare il rogo, i pompieri hanno chiesto rinforzi provenienti dal Comando provinciale etneo, il quale ha inviato sul posto altre tre autobotte. Solo verso le 19 l’incendio sembrava ormai essere sotto controllo, mentre su luogo, sopraggiungevano i proprietari della azienda, ma pure numerosi curiosi che hanno assistito alle operazioni di spegnimento. Allertati anche i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Paternò, i quali hanno inviato sul posto due pattuglie per avviare le opportune indagini del caso. I vigili del fuoco, nonostante si tratti di fertilizzanti andati in fiamme, sostengono che non dovrebbero esserci pericoli ne per gli esseri umani ne per gli animali. Solo dopo aver concluso le operazioni di spegnimento gli uomini del 115 hanno effettuato un attento e accurato sopralluogo dei due capannoni, alla ricerca di elementi che possano offrire un valido aiuto per capire le cause del rogo. Non si esclude nulla anche se la matrice dolosa sembra la più accreditata; sul fatto i carabinieri hanno aperto un fascicolo per fare chiarezza sull’accaduto. Ingenti i danni, ancora da quantificare. Da una sommaria stima dovrebbero ammontare a diverse centinaia di migliaia di euro. Non è da escludere che l’azienda possa per qualche periodo rallentare la produzione di fertilizzanti, ridimensionando la propria vocazione al compostaggio.

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