CATANIA. Sotto l’effetto di droga, al volante della sua motoretta ha perso il controllo del mezzo e per questo è finito in ospedale.
Poi però, medicate delle escoriazioni, dal Pronto Soccorso del Garibaldi è stato trasferito agli arresti domiciliari in una casa di cura, con l’accusa di detenzione di un’arma clandestina. I carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante, allertati dai medici, infatti, hanno trovato nel borsello di Orazio Di Fede 33 anni, un revolver calibro 38 Smith and Wesson, con matricola cancellata, munito di sei proiettili. I militari sospettano anche che l’incidente stradale autonomo sarebbe avvenuto perché Di Fede era sotto l’effetto di sostanza stupefacente e per questo è stato pure denunciato per guida sotto l’effetto di droga.
L’arma e le munizioni sono state sequestrate, in attesa di essere inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, per gli accertamenti balistici. Sono in corso le indagini per comprendere le dinamiche dell’incidente stradale e il motivo che ha spinto il pregiudicato a girare armato.
A chiamare i carabinieri, insospettiti dal nervosismo del paziente, sono stati i medici di turno al ponto soccorso. All’ospedale Garibaldi, infatti, così come al Vittorio Emanuele e al Cannizzaro di Catania non sono più attivi i posti di polizia nei pronto soccorso. Contro le aggressioni e la carenza degli infermieri negli ospedali siciliani, sono state presentate due interrogazioni parlamentari proposte dal sindacato degli infermieri Fsi-Cni: una al Ministro degli Interni e una al Ministro della Salute.
«Abbiamo avanzato una richiesta di incontro al Questore di Catania – ha detto Calogero Coniglio, segretario regionale del Cni-Fsi e delegato regionale della Fsi - finalizzata alla reintroduzione delle postazioni di polizia in seno alle strutture di pronto soccorso dei presidi ospedalieri ‘Garibaldi’, ‘Vittorio Emanuele’ e ‘Cannizzaro’ che risultano da tempo in perenne sovraffollamento e privi di vigilanza. Ma nulla” Chiediamo al Ministro dell'interno di attivarsi per la reintroduzione delle postazioni di polizia negli ospedali siciliani».
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