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Catania, Rosina ci crede ancora: "La serie A è possibile"

CATANIA. Ci crede. Ci ha sempre creduto e ora più di prima. Alessandro Rosina, il folletto del centrocampo rossazzurro, vuole tornare in serie A. Ha affrontato l'esperienza in Sicilia con questo obiettivo: contribuire al ritorno immediato del Catania tra le grandi, una categoria che sente sua. Lo ha ribadito ieri, a Torre del grifo, in una sala stampa che era rimasta blindata per oltre tre mesi, in con l'inizio della crisi di risultati e del deterioramento del rapporto Sannino-società. Ieri, dopo il terzo risultato utile consecutivo in casa, ma soprattutto in virtù di un mutato clima nell'ambiente rossazzurro, la società ha deciso di ridare fiato ai microfoni.

«Pensiamo soprattutto alla prossima sfida, alla difficile trasferta di Pescara. Ma capisco che da noi calciatori ai tifosi siamo spinti a guardare avanti, oltre l'ostacolo immediato, in prospettiva. Alla promozione ci ho sempre creduto, anche quando avevamo mille difficoltà ed ho sempre cercato di trasmettere questa mia fiducia ai compagni. Poi, questi risultati positivi sostengono la speranza». La promozione passa inevitabilmente attraverso un miglior rendimento in trasferta e Pescara potrebbe essere il punto di svolta. «Abbiamo tanta voglia di fare bene, al Massimino come fuori — sottolinea Rosina — Certo, sappiamo di dover colmare un deficit di rendimento in trasferta che ha penalizzato il nostro cammino nel girone d'andata. Adesso stiamo attraversando un buon periodo e da Pescara cercheremo di tornare con un risultato positivo. Ma i nostri avversari, pur vivendo anche loro un a fase di difficoltà, sono una buona squadra ed hanno ottime individualità. Non sarà facile, dunque». Rosina parla poi dell'inversione di rotta coincisa con l'arrivo di Marcolin, il mercato di riparazione e il cambio di modulo.

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