CATANIA. Ampiamente preannunciata alla fine è arrivata l'ufficializzazione del trasferimento di Emanuele Calaiò allo Spezia. Una partenza scontata da quando sono cominciati i guai giudiziari per il Catania e il rischio concreto della retrocessione. Più che un lusso, sarebbe uno spreco, infatti costringere un cannoniere come il palermitano (18 reti nell'ultimo campionato di serie B) a subire un ulteriore declassamento e il suo ingaggio sarebbe stato anche un costo insostenibile per il sempre più misero bilancio societario. Giocatore integro fisicamente, generoso e combattivo, pur non essendo più giovanissimo, Calaiò ha disputato un buon campionato, pur della confusione tecnico-societaria che ha contraddistinto la scorsa, pessima, stagione dei rossazzurri. A Spezia inizierà un'altra stagione con un obiettivo ambizioso: riconquistare la serie A, lo stesso punto d'arrivo mancato dal Catania.
Calaiò se ne va accompagnato sicuramente da un patrimonio di affetto e stima che ha saputo conquistarsi, pallone dopo pallone, da parte dei tifosi etnei. A prendere il suo posto ci proverà Elio Calderini, che ieri alla suo esordio - non ufficiale - nella partitella «aggiuntiva» di 45 minuti, contro l'Equipe Sicilia, ha realizzato la sua prima rete.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia