
CATANIA. Il botto dei petardi e i fischi fanno da colonna sonora alla quarta sconfitta consecutiva del Catania. Prestazione priva di gioco e carattere, manovra lenta. Il Foggia ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.
Non serve il colpo di scena di Pulvirenti che rivoluziona la formazione: Marchese viene riproposto, finalmente, sulla corsia esterna, Scoppa al posto di Fornito per dare ordine a centrocampo.
Finiscono in panchina Tavares e Pozzebon per fare spazio a Russotto, Mazzarani e Di Grazia: in pratica nessuna punta di ruolo in campo. Stadio semi deserto: il tifo organizzato della Curva nord preferisce sostenere l’Amatori di rugby. I rossazzurri sono contratti e impauriti, il Foggia studia l’avversario. Bucolo e Mazzarani, due volte, vanno al tiro, ma con troppo affanno.
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