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Ex presidente dell'Acireale si sarebbe rivolto a un mafioso per costringere un socio a pagare

Si sarebbe rivolto a un mafioso per costringere un socio dell’Acireale Calcio, di cui era stato presidente per pochi mesi nel 2017, a pagare la metà di una cartella esattoriale da 80mila euro. È l’accusa contestata dalla Procura di Catania a Daniele Notarrigo che è stato arrestato da carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento è stato eseguito anche nei confronti di Orazio Giuseppe Santonocito, indicato come esponente della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano già condannato per associazione mafiosa, sequestro di persona e omicidio. È accusato di avere avuto il ruolo di esattore avvalendosi della complicità di Alfio Caruso, anche lui arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Gravina di Catania.

Secondo la ricostruzione della Procura, Santonocito avvalendosi della collaborazione di Caruso, «intimava più volte alla vittima di raggiungerlo nella sua macelleria di San Pietro Clarenza, imponendogli di saldare il debito con rate da 800 euro» al mese. Gli incontri sono stati intercettati da militari dell’Arma ed è emerso come Santonocito consigliasse all’imprenditore «di curarsi la salute» e di «non scordarsi mai degli amici buoni» perché altrimenti sarebbe «stato cosa da appendere nei croccia», ovvero i ganci ai quali vengono appesi gli animali macellati.

Il giorno stabilito per la consegna del denaro i carabinieri sono intervenuti nella macelleria di Santonocito mentre l’imprenditore consegnava la busta col denaro. I tre sono stati arrestati per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e portati in carcere. Il gip ha convalidato il provvedimento.

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