BELPASSO. Una folla commossa ha dato l'ultimo saluto a Veronica Valenti, la trentenne belpassese uccisa brutalmente, con oltre 60 coltellate, domenica sera a Catania dal suo ex fidanzato, il senegalese Gora Mbengue. Ieri mattina, una attonita Belpasso, all'interno di una Chiesa Madre riempita in ogni ordine di posto, si sono svolti i funerali di Veronica. Ad officiare la messa padre Giuseppe Calabrò e il parroco di Sant' Antonio Abate padre Orazio Privitera.Tra le gente che ha assistito al funerale serpeggiava dolore e tanta rabbia.
Alle 11 hanno inizio le esequie: oltre un migliaio le persone, assiepate tra l'interno e l'esterno della Chiesa Madre, hanno assistito ai funerali. Presenti con le lacrime agli occhi il sindaco Carlo Caputo, il suo vice Franco Zitelli, l'assessore Santi Borzi e Lorenzo Provenzano, comandante compagnia carabinieri di Paternò. Il primo cittadino belpassese non ha valuto rilasciare alcun dichiarazione ne prima ne dopo i funerali, limitandosi a dire che «oggi è il giorno della preghiera, del ricordo di Veronica e della vicinanza alla sua famiglia. Oggi ricordiamo una figlia di questa città». Toccanti le parole di padre Calabrò durante la sua omelia: «Non si può morire così per amore». Che cosa è l'amore? - ha esordito uno sconvolto Padre Calabrò - L'amore è Dio, Dio è amore e abbiamo conosciuto il suo amore attraverso Gesù Cristo. In Veronica è stato ucciso l'amore. In Gesù Cristo dobbiamo in questo momento trovare la forza in Cristo».
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