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Aci Castello, riabilitato poliziotto che ferì una passante

La Corte dei conti «riesuma» una drammatica vicenda di 18 anni fa, prosciogliendo l’agente che nel corso di una rapina, inseguendo gli autori, colpì una passante

CATANIA. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti "riesuma" una drammatica vicenda avvenuta ad Aci Castello diciotto anni fa, prosciogliendo da ogni addebito un poliziotto, che nel corso di una rapina, inseguendo gli autori, sparando aveva colpito una donna ferendola gravemente. Per questo motivo Antonio Bella, 53 anni, catanese, era stato condannato per il reato di lesioni personali colpose e la vittima, nel 2011, aveva ottenuto dal ministero dell'Interno un risarcimento di oltre 400 mila euro. In seguito a ciò era scattato il procedimento di responsabilità amministrativa per il danno erariale provocato nei confronti dell'agente in questione.

Adesso, i giudici contabili hanno assolto Antonio Bella (sentenza 1079/2014), sostenendo che la sua condotta "non appare connotata da un livello di colpa di significativa intensità, tale da raggiungere la soglia della gravità". La vicenda risale al tardo pomeriggio del 21 febbraio 1996 quando ad Aci Castello tre persone avevano messo a segno una rapina in una gioielleria, all'interno della quale si trovava anche l'agente Bella, libero dal servizio e parente di uno dei titolari. Per evitare di mettere a repentaglio la vita dei presenti, durante il "colpo" il poliziotto si era nascosto in uno sgabuzzino.

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