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Esercitazione fatale per un’unità cinofila a Bronte

Durante l’addestramento a Bronte, il cane ha ingerito un boccone avvelenato. Identica sorte è toccata ad una volpe nella zona di Adrano del Rifugio Galvarina

BRONTE. Bocconi avvelenati nei boschi dell’Etna. Scatta l'emergenza. Una volpe è stata trovata morta; un’altra rinvenuta in agonia e non è riuscita a salvarsi. In entrambi i casi l’autopsia delle carcasse ha legittimato il sospetto.Oltre alle due volpi, la micidiale mistura ha fatto una vittima illustre, la prima della serie. Si tratta di un cane appartenente alle forze dell’ordine.

La Forestale, che si occupa dei tre casi, nello specifico non ha ritenuto opportuno divulgare la razza dell’animale, in quale servizio veniva solitamente impiegato — alla ricerca di droga, esplosivo o per interventi di ordine pubblico), così come non è stato specificato a quale delle tre forze dell’ordine appartenesse (Polizia, Carabinieri o Guardia di finanza).L'area interessata all’avvelenamento degli animani che popolano i boschi dell’Etna è quella ricadente nel demanio forestale di Filiciusa-Milìa, lungo la Pista Altomontana e precisamente tra i Rifugi Galvarina e Monte Scavo, al confine tra i comuni di Bronte e Adrano.

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